Roma, 3 apr. (AdnKronos Salute) - "Prendo atto della decisione del Governo Gentiloni di costituirsi davanti alla Corte costituzionale nel procedimento sollevato dalla Corte di Assise di Milano nell'ambito processo a Marco Cappato per la morte di Fabiano Antoniani". Lo fa sapere l'avvocato Filomena Gallo, coordinatore del collegio di difesa di Marco Cappato e segretario Associazione Luca Coscioni.
"La scelta del Governo è, oltre che del tutto legittima, anche pienamente politica, visto che l'esecutivo - annota il legale nella nota - avrebbe potuto altrettanto legittimamente agire in senso opposto e raccogliere l'appello lanciato da giuristi come Paolo Veronesi, Emilio Dolcini, Nerina Boschiero, Ernesto Bettinelli e sottoscritto da 15 mila cittadini, che chiedevano al Governo italiano di non intervenire a difesa della costituzionalità di quel reato, e dunque di non dare mandato all'Avvocatura di Stato di costituirsi in tale procedimento".
"Prendo anche atto della richiesta di costituzione in giudizio di una serie di organizzazioni e gruppi che sempre si sono distinti per aver avversato in ogni modo il riconoscimento del diritto alla libertà e responsabilità individuale fino alla fine della vita".
Per quanto riguarda Marco Cappato, "il suo collegio di difesa che coordino e l'Associazione Luca Coscioni - ricorda - il nostro obiettivo non cambia: vogliamo far prevalere, contro la lettera del codice penale del 1930, i principi di libertà e autodeterminazione riconosciuti dalla Costituzione italiana e dalla Convezione europea dei diritti umani, nella convinzione che Fabiano Antoniani avesse diritto a ottenere in Italia il tipo di assistenza che -a proprio rischio e pericolo- ha dovuto andare a cercare all'estero con l'aiuto di Marco Cappato".
"La scelta del Governo è, oltre che del tutto legittima, anche pienamente politica, visto che l'esecutivo - annota il legale nella nota - avrebbe potuto altrettanto legittimamente agire in senso opposto e raccogliere l'appello lanciato da giuristi come Paolo Veronesi, Emilio Dolcini, Nerina Boschiero, Ernesto Bettinelli e sottoscritto da 15 mila cittadini, che chiedevano al Governo italiano di non intervenire a difesa della costituzionalità di quel reato, e dunque di non dare mandato all'Avvocatura di Stato di costituirsi in tale procedimento".
"Prendo anche atto della richiesta di costituzione in giudizio di una serie di organizzazioni e gruppi che sempre si sono distinti per aver avversato in ogni modo il riconoscimento del diritto alla libertà e responsabilità individuale fino alla fine della vita".
Per quanto riguarda Marco Cappato, "il suo collegio di difesa che coordino e l'Associazione Luca Coscioni - ricorda - il nostro obiettivo non cambia: vogliamo far prevalere, contro la lettera del codice penale del 1930, i principi di libertà e autodeterminazione riconosciuti dalla Costituzione italiana e dalla Convezione europea dei diritti umani, nella convinzione che Fabiano Antoniani avesse diritto a ottenere in Italia il tipo di assistenza che -a proprio rischio e pericolo- ha dovuto andare a cercare all'estero con l'aiuto di Marco Cappato".
Ultimo aggiornamento: 03 Aprile 2018
2 minuti di lettura