Roma, 21 giu. (AdnKronos Salute) - Ha superato quota 1,2 miliardi di euro la spesa per i farmaci orfani destinati alla cura delle malattie rare nel 2015. È quanto emerge dal Rapporto Osmed 2015, presentato a Roma.
L'85% dei prodotti orfani è a carico del Servizio sanitario nazionale (classe di rimborsabilità A e H), mentre il residuale 15%, seppur classificato in fascia di non rimborsabilità (C, C-nn), viene comunque erogato ai pazienti a carico del Ssn, poiché erogato attraverso il canale delle Strutture sanitarie pubbliche, sia in regime di ricovero ospedaliero, che attraverso il canale della distribuzione diretta. In particolare, l’impatto della spesa per i FARMACI ORFANI, classificati nella fascia di non rimborsabilità Ssn, rispetto alla spesa totale per questa categoria è dello 0,85% (0,11% nel 2014).
"Per quanto riguarda il consumo - continua Aifa - nel 2015 sono state utilizzate 10,3 milioni di dosi di farmaci orfani, vale a dire appena lo 0,04% del consumo farmaceutico totale". L'Incidenza del consumo dei FARMACI ORFANI non rimborsati dal Ssn sul consumo totale di questa categorie ammonta all’1,5%, "dato in notevole aumento rispetto all’anno precedente (0,0007%)".
L'85% dei prodotti orfani è a carico del Servizio sanitario nazionale (classe di rimborsabilità A e H), mentre il residuale 15%, seppur classificato in fascia di non rimborsabilità (C, C-nn), viene comunque erogato ai pazienti a carico del Ssn, poiché erogato attraverso il canale delle Strutture sanitarie pubbliche, sia in regime di ricovero ospedaliero, che attraverso il canale della distribuzione diretta. In particolare, l’impatto della spesa per i FARMACI ORFANI, classificati nella fascia di non rimborsabilità Ssn, rispetto alla spesa totale per questa categoria è dello 0,85% (0,11% nel 2014).
"Per quanto riguarda il consumo - continua Aifa - nel 2015 sono state utilizzate 10,3 milioni di dosi di farmaci orfani, vale a dire appena lo 0,04% del consumo farmaceutico totale". L'Incidenza del consumo dei FARMACI ORFANI non rimborsati dal Ssn sul consumo totale di questa categorie ammonta all’1,5%, "dato in notevole aumento rispetto all’anno precedente (0,0007%)".
Ultimo aggiornamento: 21 Giugno 2016
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