Roma, 18 set. (AdnKronos Salute) - Italiani sempre più amanti dello sport. Se guardiamo all'ultimo report dell'Istat ('La pratica sportiva in Italia'), notiamo come la percentuale di chi pratica sport con continuità sia in costante crescita dal 2013. Una persona su quattro, ormai, si dichiara uno sportivo. Il dato è confermato dall'ultimo Osservatorio sanità di UniSalute, attraverso un'indagine condotta su tutto il territorio nazionale. Secondo i dati analizzati, il 22% degli intervistati fa una regolare attività fisica più volte a settimana, il 16% una volta a settimana, il 45% saltuariamente e solo il 18% ha dichiarato di non farla mai. Più pigri gli italiani tra i 35 e i 44 anni, mentre tra i 30 e i 34 anni si concentrano i più attivi.
La salute è senz'altro la motivazione principale che spinge a praticare sport (29%). A pari merito il fatto che, muovendosi, gli intervistati si sentano meglio con se stessi, seguito (26%) dal desiderio di volersi mantenere in forma; la perdita di peso è il motivo scatenante solo per l'11% degli intervistati. UniSalute ha chiesto poi agli italiani in quali sport preferiscono cimentarsi: al primo posto c'è la passeggiata (55%), che raggiunge il 64% tra gli over 65. Il 25% preferisce fare esercizi in casa, mentre il 19% è un 'fedele' della corsa. E gli italiani che decidono di iniziare a correre sono sempre di più, basti pensare che nel nostro Paese sono quasi 40mila le persone che nel 2016 hanno concluso almeno una maratona.
"Probabilmente gli italiani hanno preso coscienza del fatto che correre non solo aiuta a tenere sotto controllo il peso e gli zuccheri nel sangue, ma migliora lo stato della circolazione sanguigna e dà una mano anche all'umore", nota UniSalute, che ha deciso di affiancare per il secondo anno consecutivo in qualità di main sponsor la Run Tune Up, la mezza maratona che si disputa da 17 anni per le vie del centro di Bologna.
E' importante però comprendere anche l'importanza di non improvvisarsi atleti: dall'indagine di UniSalute risulta infatti che il 71%, invece di affidarsi a qualche esperto per praticare in modo corretto attività fisica, preferisce fare da solo; l'11% ricorre a un personal trainer e solo il 7% si mette nelle mani di un preparatore atletico.
"Praticare regolarmente un'attività fisica è una delle abitudini migliori in grado di garantire il benessere fisico - commenta Fiammetta Fabris, direttore generale di UniSalute - La mancanza di movimento è uno dei principali fattori di rischio per la salute, senza contare l'aspetto economico: l'inattività non solo ha un pesante impatto negativo in forma di costi diretti per il sistema sanitario, ma ha anche un elevato costo indiretto in termini di aumento dei congedi per malattia o delle inabilità al lavoro. Crediamo fortemente che la salute passi attraverso un corretto stile di vita, e che questo sia fondamentale per vivere non solo più a lungo ma anche per mantenere un corpo sano".
La salute è senz'altro la motivazione principale che spinge a praticare sport (29%). A pari merito il fatto che, muovendosi, gli intervistati si sentano meglio con se stessi, seguito (26%) dal desiderio di volersi mantenere in forma; la perdita di peso è il motivo scatenante solo per l'11% degli intervistati. UniSalute ha chiesto poi agli italiani in quali sport preferiscono cimentarsi: al primo posto c'è la passeggiata (55%), che raggiunge il 64% tra gli over 65. Il 25% preferisce fare esercizi in casa, mentre il 19% è un 'fedele' della corsa. E gli italiani che decidono di iniziare a correre sono sempre di più, basti pensare che nel nostro Paese sono quasi 40mila le persone che nel 2016 hanno concluso almeno una maratona.
"Probabilmente gli italiani hanno preso coscienza del fatto che correre non solo aiuta a tenere sotto controllo il peso e gli zuccheri nel sangue, ma migliora lo stato della circolazione sanguigna e dà una mano anche all'umore", nota UniSalute, che ha deciso di affiancare per il secondo anno consecutivo in qualità di main sponsor la Run Tune Up, la mezza maratona che si disputa da 17 anni per le vie del centro di Bologna.
E' importante però comprendere anche l'importanza di non improvvisarsi atleti: dall'indagine di UniSalute risulta infatti che il 71%, invece di affidarsi a qualche esperto per praticare in modo corretto attività fisica, preferisce fare da solo; l'11% ricorre a un personal trainer e solo il 7% si mette nelle mani di un preparatore atletico.
"Praticare regolarmente un'attività fisica è una delle abitudini migliori in grado di garantire il benessere fisico - commenta Fiammetta Fabris, direttore generale di UniSalute - La mancanza di movimento è uno dei principali fattori di rischio per la salute, senza contare l'aspetto economico: l'inattività non solo ha un pesante impatto negativo in forma di costi diretti per il sistema sanitario, ma ha anche un elevato costo indiretto in termini di aumento dei congedi per malattia o delle inabilità al lavoro. Crediamo fortemente che la salute passi attraverso un corretto stile di vita, e che questo sia fondamentale per vivere non solo più a lungo ma anche per mantenere un corpo sano".
Ultimo aggiornamento: 18 Settembre 2017
3 minuti di lettura