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Giornata Cento Città contro il Dolore

Giornata Cento Città contro il Dolore

Grazie al supporto di medici e volontari, la Giornata Cento Città contro il Dolore intende promuovere la cura e la prevenzione del dolore cronico.
In questo articolo:

Dal 2009, Fondazione ISAL - Ricerca sul Dolore organizza annualmente, il primo weekend di ottobre, la Giornata Cento Città contro il Dolore (hashtag della campagna social: “#zeropain17”) pensata per favorire la sensibilizzazione delle istituzioni e della società civile rispetto al problema del dolore cronico.

Sono oltre 200 milioni le persone nel mondo occidentale che, ogni giorno, soffrono a causa del dolore cronico. Nevralgie, endometriosi, fibromialgia, vulvodinia, esiti da trauma, emicrania, herpes zoster, neuropatia diabetica sono solo alcune delle di patologie che provocano un dolore quotidiano e continuativo.
Soffrire di dolore cronico rappresenta una problematica importante non solo fine a sé stessa; è stato stimato, infatti, che almeno il 22% della popolazione colpita da dolore cronico soffre di ansia e depressione a causa delle limitazioni subite.

È inutile nascondersi: chi soffre di dolore cronico vede compromesse le sue relazioni – che siano familiari, sociali e/o interpersonali – provando così un importante senso di malessere e di sfiducia non solo verso il presente, ma soprattutto in proiezione futura.

L’edizione 2017 della Giornata Cento Città contro il Dolore si svolgerà oggi 7 ottobre. “La mia speranza è dare al dolore voce di sapienza scientifica e antropologica, affinché si plachi nella cura”: sono state queste le parole del presidente di Fondazione ISAL, William Raffaeli.

Leggi anche:
Il dolore cronico è un'esperienza di dolore continua e ricorrente che rende impossibile il normale svolgimento delle attività quotidiane.

Gli obiettivi della Giornata Cento Città contro il Dolore

Sensibilizzare e informare la popolazione in merito alla prevenzione e alla cura del dolore cronico, sollecitare i media a contribuire attivamente nella battaglia contro il dolore, sviluppare una rete di solidarietà sociale e scientifica (una sorta di “ponte” tra i medici che ci occupano di terapia del dolore e i cittadini che ne soffrono), far sì che il dolore cronico venga riconosciuto come malattia da curare e, soprattutto, da prevenire. Sono gli obiettivi perseguiti dalla Fondazione ISAL, attiva dal 1993, focalizzati il 7 ottobre nella Giornata Cento Città contro il Dolore.

Nel corso dell’evento, con il supporto di medici specialisti e di volontari, verranno svolte consulenze mediche gratuite per fornire informazioni sul dolore cronico e su quelle che sono le possibilità di trattamento e di cura; congiuntamente alle piazze, l’appuntamento Cento Città contro il Dolore coinvolge strutture sanitarie nazionali ed estere, veicolando una corposa campagna informativa attraverso la presenza di banchetti, stand e con l’organizzazione di eventi, convegni, incontri, open-day e visite gratuite presso gli ambulatori di terapia del dolore. Per maggiori dettagli, è possibile consultare il sito ISAL

Ricerca, formazione e comunicazione sociale

Sono queste tre condizioni fondanti per portare avanti, nella sua complessità, un’azione incisiva, integrata e continua nei confronti del dolore cronico e del suo trattamento. Secondo gli ultimi dati del rapporto del Consiglio dell’Ue inerente le malattie croniche e il ruolo del dolore, in Europa la prevalenza del dolore cronico è compresa tra il 16% e il 46%.

Dunque, circa 80 milioni di europei soffrono di dolore cronico moderato-grave. In Italia questa prevalenza interessa il 26% della popolazione: 13 milioni di persone soffrono ogni giorno. Dati, questi, che sottolineano come il dolore cronico rappresenti un vero e proprio dramma sociale, con un forte impatto non solo sulla qualità di vita delle persone che ne sono colpite e dei loro familiari, ma anche dei sistemi sanitari nazionali.

Ultimo aggiornamento: 06 Ottobre 2017
4 minuti di lettura

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