In Italia ogni anno si prescrivono ed effettuano oltre 40 milioni di esami radiologici, ma di questi il 44 per cento è ritenuto superfluo e dunque non necessario. In America, invece, se solo 30 anni fa ogni individuo era soggetto a radiazioni naturali per 80 per cento e a quelle di tipo medico per il 15, oggi i dati sono quasi invertiti, con le radiazioni mediche salite al 50 per cento. Ciò accade perché spesso molti esami vengono ripetuti nel tempo in modo inappropriato e a distanza troppo breve.
A lanciare l'allarme per la popolazione americana è l’NCRP (National Council on Radiation Protection and Measurements) che ha anche calcolato l’esposizione media alle radiazioni mediche, passata da 0,54 millisievert (mSv) dagli anni ’80 ai 3 millisievert attuali.
Di questo e molto altro si discuterà nel corso della quarta edizione della Giornata Internazionale della Fisica medica che si terrà oggi, lunedì 7 novembre. Alla base di questi cambiamenti ci sarebbe in primis la cosiddetta medicina difensiva, una pratica medica finalizzata non a scopi diagnostici ma ad evitare contenziosi con i pazienti.
Al centro della Giornata, proclamata dalla International Organization for Medical Physics (IOMP), il tema dell'education, come formazione e consapevolezza da parte di medici e fisici riguardo a rischi ed effettiva utilità delle radiazioni in Medicina.
Secondo una direttiva europea, dal 2018 tutti gli Stati dovranno ridurre l'esposizione delle persone alle radiazioni ionizzanti, diminuendo così le possibili conseguenze come il Cancro indotto dalle radiazioni. In quella data, le radiazioni somministrate alle persone negli esami medico-diagnostici dovranno essere opportunamente registrate e riportate nel referto medico consegnato al paziente.
In occasione della Giornata Internazionale, l'AIFM, Associazione Italiana Fisica Medica, che rappresenta oltre 1000 Fisici medici italiani, richiama l'attenzione sul compito di queste figure che devono controllare la dose di Raggi x somministrata ai pazienti. Ma non è tutto. Tra il 27 marzo il 7 aprile 2017 fisici medici da tutto il mondo saranno a Trieste per la Scuola di Fisica Medica, 2 settimane di formazione incentrate sulla formazione alla fisica medica applicata all’uso delle radiazioni per Terapia, organizzate da AIFM e IOMP insieme alla European Federation of Organisations for Medical Physics (EFOMP) e all’American Association of Physicists in Medicine (AAPM).
Conciliare la qualità e la riduzione delle radiazioni: il parere del presidente AIFM
“Oggi - spiega Michele Stasi, presidente di AIFM - è possibile conciliare la qualità della diagnostica e la riduzione delle radiazioni grazie ad apparecchiature di radiologia nuove e più evolute e a metodi più efficaci di utilizzo. La strada è stata già impostata con le linee guida emesse dal Ministero della Salute a fine 2015. Devono essere adottati negli ospedali e negli studi odontoiatrici protocolli standard e condivisi per garantire la migliore qualità dell’esame con la minor dose possibile. Per questo è necessario potenziare anche la formazione di tutti i medici e operatori sanitari che seguono il paziente nelle varie fasi, dalla prescrizione all’esecuzione degli esami, per migliorare la sicurezza e la qualità delle prestazioni al fine di aumentare l’efficacia della diagnostica a tutela della salute dei pazienti”.