Martedì 24 aprile ricorre la Giornata Mondiale contro la Meningite (World Meningitis Day) organizzata dalla Confederation of Meningitis Organizations, un’organizzazione che riunisce 43 associazioni in tutto il mondo impegnate a sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia grave che appare all’improvviso con conseguenze devastanti: la meningite può uccidere in 24 ore o lasciare danni permanenti. Dunque, l’obiettivo della Giornata Mondiale è insegnare alle persone a non farsi trovare impreparati.
Lo slogan dell’edizione 2018 è #AllMeningitisMatters, per non trascurare davvero neppure il più insignificante dei sintomi.
Giornata Mondiale contro la Meningite: vaccinarsi prima di tutto
In che modo ci si può difendere dalla meningite? La vaccinazione, spiegano gli organizzatori, è lo scudo più importante. “Fidati dei tuoi sintomi”, è l’invito contenuto in uno spot preparato per l’edizione 2017 e riproposto anche quest’anno. “Fidati dei tuoi sintomi” vuol dire “impara a riconoscere i segni della meningite per poter agire in fretta”. A causare questa grave malattia è una infezione delle meningi (le membrane, o involucri connettivali, che all'interno del cranio e del canale rachidiano rivestono il sistema nervoso centrale e proteggono l'encefalo e il midollo spinale). Può colpire tutti, a qualsiasi età. Esistono quattro differenti tipi di meningite a seconda che la malattia sia causata da batteri, funghi, virus o parassiti.
Chi sopravvive alla meningite, può riportare comunque danni permanenti al cervello, all’udito o agli arti rischiandone l’amputazione.
Questa malattia fulminante colpisce ogni anno 2,8 milioni di persone nel mondo. Si presenta con sintomi che facilmente si possono confondere con quelli di una comune influenza: mal di testa, sonnolenza, torcicollo, febbre, pallore e vomito sono stati di malessere comuni.
L’invito dell’organizzazione mondiale è però quello di non trascurarli in ogni caso e non ritardare prima di rivolgersi a un medico. Resta in ogni caso valido l’invito a vaccinarsi e a vaccinare i propri familiari. Si batte per questo anche il comitato nazionale “Liberi dalla meningite”, che sul proprio sito (liberidallameningite.it) propone un’app da scaricare sul proprio smartphone per mantenere traccia delle vaccinazioni del proprio bimbo con facilità. Quest’anno, per sostenere la campagna mondiale, la federazione internazionale delle organizzazioni contro la meningite ha disegnato anche una maglietta in occasione del 24 aprile. La t-shirt con lo slogan “All Meningitis Matters” è stata stampata in 5.000 copie e può essere acquistata al costo di 20 dollari sul sito della federazione (comomeningitis.org).
Giornata Mondiale, la meningite in Italia
Spiega il comitato nazionale “Liberi dalla meningite” che ogni anno in Italia oltre 1000 persone contraggono la meningite e circa una persona ogni due viene colpita da meningite meningococcica. In particolare, i sierogruppi B e C sono particolarmente diffusi nel nostro Paese. Secondo i dati epidemiologici dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), la meningite meningococcica provoca il decesso nell’8-14% dei pazienti colpiti. In assenza di cure adeguate, il tasso di mortalità sale addirittura al 50%. Quanto al sierotipo B, oltre ad essere particolarmente aggressivo con altissima letalità, è responsabile da solo di circa l’80% dei casi in età pediatrica, con una massima incidenza soprattutto nel primo anno di vita, tra il 4° e l’8° mese.
Se si considera invece la situazione epidemiologica a livello mondiale, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni anno si verificano 500mila casi di meningite meningococcica, di cui circa 50mila letali. Inoltre, il 5-10% delle persone che contraggono l’infezione muore nonostante la malattia venga diagnosticata in tempo e si riceva un trattamento appropriato. Per quanto riguarda il sierotipo B del meningococco, si stima che nel mondo si verifichino ogni anno tra i 20mila e gli 80mila casi, con un tasso di letalità medio del 10%.