Martedì 29 ottobre 2019 sarà la Giornata della Psoriasi, l’iniziativa dedicata alle persone con psoriasi che promuove in 56 Paesi del mondo campagne di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza su questa diffusa patologia della pelle.
Il World Psoriasis Day, organizzato dall’Ifpa (International Federation of Psoriasis Associations) si svolge da oltre dieci anni, con l’obiettivo di diffondere tante informazioni, offrire controlli gratuiti e combattere lo stigma sociale.
Cos’è la psoriasi
La psoriasi è una malattia cronica non contagiosa della pelle che in alcuni casi può insorgere anche in età pediatrica. È dovuta a fattori genetici e può essere scatenata o aggravata da fattori ambientali o legati allo stile di vita.
Va precisato che la malattia ha un forte impatto negativo sulla quotidianità del paziente, costretto a convivere con infiammazioni e dolori cronici difficili da contrastare e che spesso può comportare non solo imbarazzo e, nelle forme più gravi, persino ansia e depressione.
Il decorso di questa patologia è di tipo cronico-recidivante. Può incidere fortemente sulla qualità della vita di chi ne è affetto, con conseguenze significative anche sulla sfera relazionale e psicologica. Come si manifesta? Con eritema (rossore), ispessimento e desquamazione della pelle, secchezza e prurito.
La psoriasi è caratterizzata da un’attivazione anomala del sistema immunitario. Questo porta ad alterazioni nel ciclo di maturazione delle cellule epidermiche, con rilascio di alcuni importanti mediatori dell’infiammazione. Le sedi tipiche della psoriasi sono i gomiti, le ginocchia e la regione sacrale, ma possono essere interessati anche la regione periombelicale, il cuoio capelluto, i genitali, le unghie, il palmo delle mani e la pianta dei piedi.
Nei bambini possono essere coinvolte anche le pieghe cutanee e il volto. Il suo decorso è imprevedibile e tende a variare nel tempo. Ci sono momenti di remissione in cui la pelle è definita “clear skin”, ovvero priva di lesioni, macchie, ispessimenti e desquamazioni.
Falsi miti e terapie della psoriasi
Non è vero che la psoriasi è contagiosa, che è causata da una scarsa igiene e condiziona la fertilità: si tratta di falsi miti da combattere associati esclusivamente a una narrazione sbagliata della malattia che non fa altro che ampliare le conseguenze psicologiche, relazionali e sociali in chi ne soffre.
La psoriasi si può curare? Per la corretta diagnosi e la terapia serve un medico specialista. Tipicamente, vengono somministrati tre tipi di terapia, in base alla gravità: terapia topica, con prodotti da utilizzare direttamente sulla pelle; terapia sistemica, con prodotti per bocca o per via iniettabile; fototerapia, con l’esposizione dei pazienti a speciali lampade che riproducono i benefici dell’esposizione ai raggi solari.
Strutture aperte per i check up
Nella Giornata Mondiale della Psoriasi, diverse strutture mettono a disposizione dei pazienti i propri esperti per una diagnosi e per i consigli personalizzati. Diverse le strutture termali, infatti, che hanno ottenuto la convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale per le cure di balneoterapia per disturbi dermatologici proprio come la psoriasi. In alcune farmacie aderenti, inoltre, sarà possibile trovare del materiale informativo stampato ad hoc. E in diverse piazze italiani, l'ADIPSO, l'Associazione per la Difesa degli Psoriaci, allestirà dei gazebo per fornire informazioni a chiunque ne abbia bisogno sulla malattia, sulla diagnosi precoce e sulle tecniche di trattatamento.