“Essere coinvolti in questa giornata significa dimostrare il nostro impegno per proteggere la salute orale di tutti. La salute della nostra bocca è parte integrante di uno stato di benessere più generale, una bocca sana condiziona ogni aspetto della vita”. Così scrive in una nota Giovanni Evangelista Mancini, presidente di Fondazione Andi, nata nel 2005 per volontà dell’Associazione nazionale dentisti italiani, con l’obiettivo – si legge sul sito ufficiale – “di promuovere progresso, generare cultura e solidarietà per accrescere la salute orale e generale di tutti e, in particolare, di quelle persone che in condizioni di disagio fisico, economico e sociale non riescono a trovare accesso a cure odontoiatriche adeguate”.
E in Italia è proprio la Fondazione Andi a promuovere, il 20 marzo, la Giornata Mondiale della Salute Orale, una ricorrenza voluta da FDI - World Dental Federation per incentivare la comunità e le istituzioni ad agire per diminuire l’impatto delle patologie del cavo orale.
In agenda una serie di iniziative – controlli preventivi gratuiti e la presenza di postazioni dove verrà distribuito materiale divulgativo, spazzolini e dentifrici – in tutte le principali città italiane e in decine di paesi nel mondo, dove i dentisti forniranno indicazioni per un’idonea educazione orale, cercando di scardinare i falsi miti responsabili di comportamenti errati.
La carie? Un problema in aumento
Non c’è età che tenga: la salute orale è un aspetto fondamentale per tutti. La carie, infatti, è un problema in aumento ed è ritenuta, unanimemente, una delle patologie che assimila più risorse per la sua cura, in particolar modo tra i giovanissimi.
Dovuta a predisposizioni genetiche, igiene orale e Alimentazione ricca di Zuccheri, la Carie è una patologia dentale da non sottovalutare. Educare la popolazione infantile a spazzolare correttamente i denti fin dalla più tenera età almeno due volte al giorno riduce del 15% la possibilità di sviluppare carie nei venti anni successivi. E ancora, secondo una ricerca nazionale condotta dal Centro di collaborazione Oms per l’epidemiologia e l’odontoiatria di comunità di Milano, la carie è un problema di salute che colpisce sempre più persone, soprattutto i bambini: il 21% dei piccoli l’ha già manifestata a quattro anni e il 43% a 12 anni.
Una nuova accezione di “salute orale”
“La salute orale è una componente fondamentale della salute e del benessere fisico e mentale, riflette le caratteristiche fisiologiche, sociali e psicologiche essenziali per la qualità della vita, è influenzata dalle esperienze, percezioni ed aspettative mutevoli di un individuo e dalla sua capacità di adattarsi alle circostanze”. Con questa definizione – che rientra benissimo nel concetto di salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – la Federazione Dentale Internazionale ha rinnovato l’accezione che a livello mondiale viene data di “salute orale”.
Una definizione che la stessa FDI rimarca così: “La salute orale è multiforme e include la capacità di parlare, sorridere, odorare, assaggiare, toccare, masticare, ingoiare e trasmettere una serie di emozioni attraverso le espressioni facciali, con naturalezza e senza dolore, sofferenza né patologie del complesso cranio-facciale”.