Hanno una memoria eccezionale e una sensibilità musicale fuori dal comune, poche espressioni mimiche oltre le manifestazioni di rabbia, gioia o tristezza e diventano esperte di uno o due argomenti di cui possono parlare per ore e ore.
Sentono le emozioni in maniera amplificata ma mancano di alcune nozioni sulle regole sociali e sul linguaggio del corpo. Sono così le persone affette dalla sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico che prende il nome dallo psichiatra e pediatra austriaco che per primo classificò la malattia. A loro è dedicata la giornata del 18 febbraio – la Giornata mondiale della sindrome di Asperger – celebrata ogni anno nel giorno in cui il medico austriaco, il cui lavoro non fu riconosciuto fino agli anni Ottanta, è nato nel 1906.
I suoi scritti sono stati tradotti dal tedesco all'inglese solo nel 1981 dalla ricercatrice Lorna Wing, che ha dato al disturbo il nome di Sindrome di Asperger.
Giornata mondiale della sindrome di Asperger: gli incontri
A Roma l’associazione Spazio Asperger onlus ha organizzato per domenica 18 febbraio l’incontro di sensibilizzazione “La Neurotribù di Han Asperger. Autismi e Neurodiversità”. Appuntamento dalle 9 alle 18 all’auditorium Seraphicum in via del Serafico, 1.
Sarà l’occasione per presentare il best seller americano “Neurotribù. I talenti dell’autismo e il futuro della diversità” (Edizioni Lswr). Interverranno medici, psicoterapeuti, psichiatri e ricercatori. Gli interventi saranno intervallati dalle testimonianze di persone affette dalla sindrome di Asperger. L’evento è gratuito con prenotazione obbligatoria. Per maggiori informazioni si può consultare il sito dell’associazione (spazioasperger.it).
Il 18 febbraio, in occasione della Giornata mondiale, uscirà in libreria anche il volume “Sei personaggi in cerca di autismi” (Edizioni Lswr): per la prima volta la vita di Asperger famosi non viene raccontata da medici, psichiatri e storici ma da autori essi stessi affetti dal disturbo.
Sei voci narranti che vivono ogni giorno quello che vivevano nella propria epoca anche Mozart e Glenn Gould, oppure Santiago Felipe Ramón y Cajal, Simon Weil, Josef Shovanec e Michail Bachtin, ma anche Richard Feynman ed Erving Goffman. Il libro è stato curato da Paolo Cornaglia Ferraris, medico, giornalista e saggista specializzato in pediatria ed emato-oncologia.
«Quando le persone celebri svelano alcuni aspetti della loro vita autistica, fanno a tutti un favore, facendo crescere la consapevolezza su problemi e cause di aspetti poco chiari dell’autismo, sui quali ancora molto si polemizza», scrive nella sua prefazione Paolo Cornaglia Ferraris. In effetti, molti grandi geni dal comportamento sociale particolare vengono considerati dei probabili Asperger, da Mozart a Albert Einstein fino al matematico Alan Turing, la cui storia è stata protagonista del bel film The Imitation Game.
Giornata mondiale della sindrome di Asperger: qualche dato in più
La sindrome di Asperger è molto più comune dell’autismo. Se l’autismo riguarda 4 bambini su 10.000, la sindrome di Asperger può raggiungere 25 persone su 10.000. È più comune nei ragazzi che nelle ragazze e viene riconosciuta dopo i tre anni di età. Non ci sono medicine specifiche per la cura di questo disturbo, che ha una base genetica, spesso ereditaria. Il trattamento prevede interventi psicosociali e psicoterapici.