Martedì 10 gennaio si celebra la Giornata Nazionale per i Diritti dei Non Fumatori, con lo scopo di “pensare ed esprimere civilmente il diritto all’aria pulita”.
La prima Giornata, celebrata nel 2000, nasce in seno all’ICAT (International Coalition Against Tobacco), inglobato nell’INGCAT (International Non - Governmental Coalition Against Tobacco), organizzazione non governativa accreditata presso l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). In occasione della prima giornata p stato anche creato il sito Nonfumatori.it che rappresenta il riferimento degli italiani che non fumano, gestito da volontari.
Fine della Giornata è ovviamente la prevenzione, caratterizzata anche dall’informare i fumatori e non sui pericoli del tabacco. Solo nel secolo scorso, infatti, sono stati ben 100 milioni i decessi legati al fumo e si stima che, entro la fine del 21° secolo, potrebbero salire addirittura a 1 miliardo.
Inoltre, stando ai dati dell’OMS, il fumo uccide una persona ogni sei secondi (83 mila decessi all’anno) ed è responsabile del 91% dei casi di Cancro al polmone.
Alla Giornata aderiscono molte associazioni, tra cui la LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori).
Il fumo in Italia
Nel 2016, rispetto all’anno precedente, la percentuale dei fumatori è rimasta pressoché invariata: 11,5 milioni (22% della popolazione), rispetto ai 10,9 milioni (20,8%) del 2015.
Il dato è stato presentato nel maggio scorso, inserito nel rapporto 2016 dell’ISS in occasione della Giornata Mondiale senza tabacco del 31 maggio.
Si è osservato, inoltre, un lieve incremento della Prevalenza di fumatori di entrambi i sessi: gli uomini passano dal 25,1% del 2015 al 27,3% del 2016, le donne dal 16,9% del 2015 al 17,2% del 2016.
L’analisi della prevalenza del fumo di sigarette tra gli uomini e le donne nelle varie classi di età ha mostrato, poi, che la percentuale di fumatori è ancora superiore a quella delle fumatrici in tutte le fasce di età.
Nella fascia di età compresa tra i 25 e 44 anni si è registrata, inoltre, la prevalenza maggiore di fumatori di entrambi i sessi (24,1% delle donne e 31,9% degli uomini). Fumano di meno gli ultrasessantacinquenni: il 6,9% delle donne e il 18,2% degli uomini.
La distribuzione dei fumatori rispetto alle varie aree geografiche ha mostrato che la prevalenza di fumatori di sesso maschile si registra nelle regioni del Centro Italia (30.4%), mentre la prevalenza di fumatrici nelle regioni del Nord (19.9%).
Il consumo medio di sigarette al giorno, infine, si è confermato intorno alle 13 sigarette.
La Carta dei Diritti dei non fumatori
Funzionale alla Giornata è la Carta dei Diritti dei Non Fumatori, online sul sito della Fondazione Veronesi che raccoglie tra gli altri i fiedi diritti fondamentali:
- Diritto al benessere: “Tutti hanno il diritto di crescere in un ambiente in cui il fumo non impedisca, con le sostanze che diffonde, il regolare sviluppo psico-fisico”.
- Diritto all’aria pulita: “Tutti hanno il diritto di respirare aria pulita ovunque, soprattutto nell’ambiente domestico”.
- Diritto all’armonia: “Tutti hanno il diritto di abitare in un ambiente profumato, senza che tende, divani, vestiti e tappeti puzzino di sigaretta”.
- Diritto all’informazione: “Tutti hanno il diritto di essere informati sui danni estetici e fisici che il fumo di sigaro e sigaretta, attivo e passivo, può provocare”.
- Diritto al gioco: “Tutti hanno il diritto di correre, giocare e fare sport senza tossire o avere gli attacchi d’asma che provoca il fumo, ance passivo”.
- Diritto alla salute: “Tutti hanno il diritto di avere polmoni e vasi sanguigni puliti e un Cuore ben funzionante”.
- Diritto alla libertà: “Tutti hanno il diritto di essere liberi da qualsiasi sostanza che crei abitudine, assuefazione e dipendenza, come la nicotina”.
- Diritto alla diversità: “Tutti hanno il diritto di essere considerati belli, forti e bravi, anche senza fumare”.
- Diritto alla parola: “Tutti hanno il diritto di criticare chi fuma in loro presenza”.
- Diritto all’ascolto: “Tutti hanno il diritto di essere ascoltati se dicono che il fumo dà fastidio”.