Il prossimo 15 ottobre si svolgerà, a livello mondiale, la Giornata per la Salute del Seno (Breast Health Day, hashtag “#bhd2017”). Lo scopo dell’iniziativa, promossa da Europa Donna, è di sensibilizzare sul tema della salute del seno attraverso una serie di messaggi: mangiare in modo sano, svolgere attività fisica, eseguire controlli regolari sono condotte salva-vita, spesso trascurate o ignorate, in grado di ridurre fino al 70% l’insorgenza di tumori alla mammella.
Europa Donna è il movimento che rappresenta i diritti delle donne nell’ambito della prevenzione e cura del tumore al seno. Nata a Milano nel 1994 da un’idea del professor Umberto Veronesi e per iniziativa della European School of Oncology (ESO) questa realtà – attiva in 47 paesi del continente – porta avanti un’opera di sensibilizzazione sul tumore al seno, proponendosi come il principale movimento di opinione sull’argomento. “Prevenzione e diagnosi precoce rappresentano le parole chiave nella lotta contro questa malattia”, evidenzia Paolo Veronesi, presidente di Fondazione Umberto Veronesi.
Il mese rosa della prevenzione
Ottobre è il mese rosa della prevenzione al seno e prevede una serie di iniziative – come, appunto, la Giornata per la Salute del Seno o ancora la Campagna Nastro Rosa – per diffondere informazioni dettagliate, aumentando la consapevolezza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori alla mammella tra le donne e le ragazze.
In Italia il tumore al seno colpisce 1 donna su 9, facendo registrare oltre 50mila nuovi casi ogni anno. Ma il tumore può arretrare ed essere sconfitto, a patto che venga diagnosticato in tempo e assistito all’interno di centri specializzati. Ad oggi, cinque anni dopo la diagnosi, è vivo l’87% delle donne e se il tumore viene scoperto nella fase iniziale (e viene curato in modo adeguato) le probabilità salgono al 98%.
Giornata per la Salute del Seno e l’importanza della ricerca
La ricerca sta facendo passi importanti, ma occorre scoprire soprattutto perché ci si ammala sempre più precocemente. Eccesso di ormoni? Stile di vita scorretto? Inquinamento? Per replicare a questi interrogativi e fare luce sulle reali cause, in modo da combatterle, è necessario investire sul tema, cercando di agire d’anticipo sulla malattia grazie alla ricerca. Ad esempio, la mammografia cerca di intercettare il nodulo quando è ancora molto ridotto, ma risulta altrettanto rilevante la prevenzione primaria, per esempio con l’autopalpazione.
Cos’è il tumore al seno
Neoplasia più diffusa nella popolazione femminile, sia nei paesi in via di sviluppo sia in quelli industrializzati, il tumore al seno (carcinoma della mammella) è determinato da una moltiplicazione incontrollata di cellule della mammella, nella quale il DNA risulta “danneggiato”; l’insieme di queste cellule determina la massa tumorale.
I tumori benigni (noduli, chiamati fibroadenomi oppure cisti) sono molto più frequenti rispetto ai tumori maligni (carcinomi); i primi raramente evolvono nella forma pericolosa, sono soggetti alle variazioni ormonali e di prassi è sufficiente tenerli sotto controllo; al contrario, i carcinomi possono invadere gli altri organi, sia quelli prossimi al seno sia quelli distanti.
Per approfondire guarda anche: “Il tumore al seno”