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I danni dell'alcol in gravidanza

I danni dell'alcol in gravidanza

Dal 1999 si celebra la Giornata Internazionale della Sindrome Feto Alcolica e disturbi correlati: almeno 70 milioni di persone nel mondo soffrono delle conseguenze dell’esposizione all’alcol prima della nascita.
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Almeno 70 milioni di persone nel mondo soffrono delle conseguenze dell’esposizione all’alcol prima della nascita, quando erano ancora nel grembo materno. L’alcol è infatti una sostanza teratogena (che produce anomalie o malformazioni nell’embrione) che oltrepassa la placenta e viene assorbita dal feto, provocando moltissimi danni. Per questo domenica 9 settembre sarà celebrata la Giornata Internazionale della Sindrome Feto Alcolica e disturbi correlati (Fasd Awareness Day) che dal 1999 ricorre simbolicamente il nono giorno del nono mese di ogni anno con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni che il bere alcol può causare durante i nove mesi della gravidanza.

Giornata Internazionale Sindrome Feto Alcolica: nasce un’associazione per i pazienti

Difetti alla nascita, disturbi dell’apprendimento, problemi comportamentali e malattie mentali sono alcuni dei disturbi che rientrano sotto l’ombrello dei cosiddetti “disordini feto-alcolici” (Fetal Alcohol Spectrum Disorders), di cui la Sindrome Feto Alcolica (Fas) è considerato il più grave. Dei disordini da esposizione alcolica prenatale è affetto circa l’1% dei bambini nel mondo.

In Italia la Fasd è purtroppo poco conosciuta, sia tra la popolazione sia fra gli operatori sanitari. Per questo il 9 settembre prossimo, proprio in corrispondenza del Fasd Day, nasce l’Associazione Italiana Disordini da Esposizione Fetale ad Alcol e/o Droghe (A.I.D.E.F.A.D. – Aps), fondata da pazienti, genitori e specialisti per aiutare le persone affette a ottenere una corretta diagnosi. L’associazione, che ha una pagina Facebook, si occupa di informare l’opinione pubblica sulle disabilità e i problemi derivanti dall’uso di bevande alcoliche durante la gravidanza, sostenere la ricerca e fornire supporto a chi è affetto da questa condizione e non è diagnosticato.

Disordini Feto Alcolici: alta prevalenza in Italia

Secondo uno studio pubblicato nel 2017 sulla rivista Lancet Global Health, nel mondo circa il 10% delle donne beve alcol in gravidanza, nel nostro Paese si arriva addirittura al 50%. A livello globale, la prevalenza della Fas nella popolazione generale è stata stimata in 14,6 individui su 10mila. In Italia la prevalenza della condizione è di 82,1 persone su 10mila.

Non tutte le donne che bevono durante la gravidanza danno alla luce un bambino con Fas. Ma «abbiamo valutato che una madre su circa 67 di quelle che assumono alcol in gravidanza avrà un neonato affetto dalla malattia», hanno stimato i ricercatori del Centre for Addiction and Mental Health (Camh) di Toronto, autori dello studio canadese, che si sono detti preoccupati che la malattia possa aumentare in futuro e hanno sostenuto la necessità di una maggiore sensibilizzazione sull’argomento. Per quanto riguarda la prevalenza di Fas e Fasd in Italia, un unico studio, realizzato dal team del professor Mauro Ceccanti, dell’Università La Sapienza di Roma, ed effettuato su bambini di scuole primarie di due provincie del Lazio, ha evidenziato una prevalenza compresa tra il 4,0 e il 12,0 su 1000 di Fas, e tra il 2.3% e il 6.3% dell’intero spettro della Fasd.

Giornata Internazionale Fasd: quali i danni provocati dall’alcol in gravidanza

Per fare chiarezza: nello spettro dei Disordini Feto-Alcolici rientra una eterogeneità di disturbi che possono colpire le persone esposte all’alcol durante la gravidanza e l’allattamento. L’alcol può provocare anomalie che coinvolgono i tratti del viso, il cuore, le ossa, il sistema neuroimmune, il sistema gastrointestinale e il sistema nervoso centrale, fino a disturbi di tipo cognitivo e comportamentale.

Se la diagnosi, pur sintomatica, non viene fatta fino all’adolescenza, i riscontri più tipici sono lo sviluppo di dipendenze, la psichiatrizzazione con diagnosi di disturbo bipolare o depressione. La Fasd è una malattia invisibile all’inizio, si manifesta quando il bambino è già grande. Ma si può prevenire: per farlo è indispensabile una corretta informazione. La diagnosi precoce è pure fondamentale per garantire la presa in carico del piccolo con cure mediche e psichiatriche/psicologiche, logopedia, terapia fisica, educazione speciale e altri servizi.

Giornata Internazionale Fasd: «Nel nostro paese serve un grande lavoro»

«La scarsa conoscenza dei problemi legati all’utilizzo dell’alcol in gravidanza e delle problematiche derivanti dalla Fasd può determinare delle diagnosi sbagliate, questo è sicuramente il primo problema per i pazienti» spiega all’Osservatorio Malattie Rare, Claudio Diaz, presidente della neonata associazione Aidefad. «Io sono figlio adottivo e solo a 38 anni ho scoperto che entrambi i miei genitori biologici erano alcolisti e tossicodipendenti. Per dieci anni sono stato curato per problemi psichiatrici, poi ho trovato un medico che è stato ad ascoltarmi e, per fortuna, è arrivata la diagnosi di Fasd».

Secondo Diaz: «Nel nostro Paese è necessario fare un grande lavoro con i medici ed è proprio per questo che la nostra associazione si avvale di un Comitato medico scientifico che ci aiuterà a sensibilizzare gli operatori sanitari su questi temi».

Ultimo aggiornamento: 09 Settembre 2019
5 minuti di lettura

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