Il 29 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’ictus cerebrale, una patologia che colpisce ogni anno circa 150 milioni di persone e 200mila nel nostro Paese.
Le cause dell’ictus
L’ictus cerebrale è causato da un coagulo di sangue che provoca un’occlusione di un’Arteria del cervello che porta le cellule cerebrali alla morte oppure dalla rottura di un’arteria che causa l’emorragia cerebrale. I soggetti con fibrillazione atriale e pressione alta sono più esposti al rischio di Ictus cerebrale.
Riconoscere i sintomi di un ictus cerebrale
Estremamente importante è sapere riconoscere i sintomi di un ictus in atto perché un intervento precoce e tempestivo può ridurre notevolmente le conseguenze dell’ictus che altrimenti può portare alla morte e alla disabilità motoria e neurologia.
I sintomi più evidenti dell’ictus sono:
- bocca storta
- difficoltà a parlare
- difficoltà a muovere gli arti di una parte del corpo
- mal di testa violento ed improvviso a parlare
In presenza di questi sintomi bisogna chiamare il 118 che applicherà il codice ictus, di massima urgenza, e non andare in ospedale con mezzi propri (cosa che fa ancora il 30% dei pazienti).
Le terapie contro l’ictus cerebrale
Esistono oggi terapie molto efficaci in grado di limitare i danni causati dall’ictus. Si tratta della trombolisi sistemica, un trattamento farmacologico che libera l’arteria ostruita, oppure della trombectomia meccanica, una rimozione del trombo con trattamento endovascolare attraverso dei microcateteri.
Come spiega Elio Clemente Agostoni, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze e della Struttura Complessa Neurologia e Stroke Unit dell'Ospedale Niguarda Ca' Granda di Milano, Coordinatore per la Regione Lombardia della Società Italiana di Neurologia (SIN) e della Società Italiana Neurologi, Neurochirurghi e Neuroradiologi Ospedalieri (SNO), “la combinazione di queste due procedure ha dimostrato, in tutti gli studi clinici, un’efficacia decisamente superiore rispetto alla sola trombolisi venosa. Tuttavia, questo approccio terapeutico, per essere efficace, deve essere praticato in una finestra terapeutica ristretta: entro 4 ore, al massimo, dall’insorgenza dei primi sintomi nel caso della sola trombolisi, fino a 6 ore se effettuata in combinazione con la trombectomia meccanica.”
In occasione della Giornata Mondiale dell’Ictus cerebrale 2015 la Società Italiana di Neurologia pone l’attenzione sulla necessità di ampliare la rete delle Stroke Unit, cioè di quelle unità ospedaliere estremamente specializzate in grado di fornire immediata ed efficace assistenza ai pazienti nella fase iperacuta dell’ictus.
La SIN ribadisce l’urgenza di raddoppiare il numero di Stroke Unit attualmente presenti nei nostri ospedali soprattutto nelle regioni del Sud, e di garantire in queste Unità la presenza di neurologi e neurointerventisti estremamente specializzati.
Gli eventi della Giornata Mondiale dell’ictus cerebrale 2015
A.L.I.Ce Lombardia – Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale ha organizzato nei giorni scorsi un incontro a Milano sul tema della prevenzione dell’ictus e organizza per il 29 ottobre un’iniziativa di screening aperta ai cittadini e finalizzata ad individuare i fattori di rischio dell’ictus. L’appuntamento è per giovedì 29 ottobre dalle 10 alle 18 in piazza Cordusio.