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Ecco le Linee guida dell'Associazione di Chirurgia estetica
Un documento utile per medici, pazienti e giudici in caso di interventi di Rinoplastica, liposuzione e blefaroplastica.
La realizzazione della protesi ha comportato l’elaborazione al computer delle immagini dello scheletro facciale del paziente grazie alla tomografia computerizzata. Le immagini realizzate hanno prodotto un modello virtuale 3D della mandibola. Così il chirurgo ha simulato da remoto in tempo reale l’intervento chirurgico.
È stato specchiato, inoltre, il lato sano sulla mandibola mancante (mirroring) e ricostruita la mandibola a computer, la forma finale ha ricalcato quella mandibolare del paziente. Un raggio laser ha fuso per strati la polvere di titanio formando così la nuova mandibola.
I vantaggi post intervento
Numerosi i vantaggi immediati per il paziente. Dalla sensibile riduzione del rischio di complicanze, alla riduzione della possibilità di rigetto; dal recupero della migliore forma del volto in un unico intervento alla respirazione autonoma post-operatoria. Dalla riduzione della necessità di accesso tracheostomico alla rapida ripresa dell’alimentazione già dalla prima giornata dopo l’intervento e al rapido recupero della qualità della vita generale.L’Azienda Ospedaliera di Padova ha confermato l’effettiva stabilità della mandibola innestata nel paziente alcuni mesi fa, e ha dichiarato riuscito il trapianto di mandibola in titanio. Il paziente ora può masticare, parlare, respirare e deglutire normalmente e soprattutto non ha più dolori. È tornato a una vita normale.
Questo intervento ha migliorato il supporto del labbro inferiore, la simmetria finale della parte inferiore del viso e la competenza delle labbra. Il vantaggio delle protesi artificiali personalizzate è da considerarsi soprattutto nei casi in cui la regione anteriore della mandibola sia inclusa nell’asportazione.
Il costo medio di un impianto di questa tipologia è di circa 3.500 euro e prevede l’applicazione a basso impatto sugli individui, soprattutto nei soggetti adulti.
"Le nuove protesi progettate - ha confermato il Prof. Giuseppe Ferronato - hanno dimostrato anche una buona resistenza al trattamento chemio-radioterapico e potrebbero essere utilizzate nella cura dei tumori maligni del cavo orale aprendo così la strada ai pazienti oncologici critici che non sopporterebbero altrimenti, interventi ricostruttivi complessi".
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Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio 2016
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