“Stiamo vincendo la lotta contro l’AIDS, ma stiamo perdendo quella contro l’ignoranza”. Tradotto: serve più conoscenza. Lo dicono gli organizzatori internazionali della Giornata Mondiale contro l’Aids (World AIDS Day), in programma il prossimo sabato 1 dicembre.
#Rocktheribbon è il tag per la campagna che fa riferimento al noto fiocco rosso, red ribbon, simbolo internazionale della lotta all’Aids e della solidarietà alle persone che vivono con l’HIV.
Dedicata ad aumentare la coscienza e le informazioni intorno alla malattia causata dal virus HIV, l’idea di una Giornata mondiale ad hoc risale al 1988, durante il summit mondiale dei ministri della sanità sui programmi per la prevenzione dell’AIDS ed è stata adottata da governi, organizzazioni internazionali ed associazioni di tutto il mondo.
Giornata Mondiale della lotta all’Aids: la sindrome dell’immunodeficienza umana
Che cos’è l’HIV? È è il Virus dell’immunodeficienza umana (Human Immunoficiency Virus), che attacca il sistema immunitario rendendolo debole e quindi più esposto ad una serie di agenti patogeni.
Si parla di AIDS (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita) quando il sistema immunitario è talmente indebolito dal virus HIV, rendendo le persone esposte a una serie di infezioni e malattie che possono condurre alla morte.
Dall’HIV non si guarisce. Una volta entrati in contatto col virus, questo rimane nell’organismo tutta la vita. In questo caso parliamo di persone sieropositive. È possibile che una persona HIV positiva non manifesti sintomi anche per qualche anno (in alcune persone il virus è rimasto “silente” per più di 10 anni), ma può comunque trasmettere il virus.
La diagnosi di HIV è dunque una condanna? “Assolutamento no – spiega Anlaids Onlus -. Dal 1997 in Italia sono stati introdotte le terapie antiretrovirali (cART Terapia antiretrovirale combinata) che, anche se non eradicano il virus dall’organismo, permettono però di tenerlo sotto controllo, impedendo che la persona con HIV si ammali. Oggi una persona HIV positiva può condurre una vita normale, avere relazioni, avere figli, lavorare, fare sport; l’aspettativa di vita è quasi pari a quella di chi è sieronegativo.
È però importante tenersi sotto controllo e assumere correttamente le terapie”. Sul sito dell’associazione ci sono le risposte a dubbi o quesiti su sintomi, comportamenti a rischio, protezione, test e profilassi. Ad esempio è importante sapere che l’HIV si trasmette con sangue, sperma, secrezioni vaginali, latte materno. I comportamenti a rischio sono, quindi, tutti quelli in cui le mucose vengono a contatto, senza protezione, con i liquidi di cui sopra. Ovvero i rapporti sessuali penetrativi non protetti.
Il virus, non si trasmette, invece, con la saliva, con il sudore, con le feci o le urine. Inoltre vivere, lavorare, andare a scuola o in palestra con una persona sieropositiva non comporta alcun rischio. Piatti, bicchieri, posate, asciugamani, lenzuola, gabinetti, non sono veicoli di trasmissione del virus in quanto esso non si trasmette per “contatto indiretto”. Ci sono molte persone che vivono e lavorano con persone Hiv positive senza alcun rischio di contrarre l’infezione.
Giornata Mondiale contro l’Aids: le iniziative in Italia
A ridosso della Giornata Mondiale contro l’AIDS, si svolge la European Testing Week: da sabato scorso fino al 30 novembre, oltre 600 organizzazioni in ben cinquantatré paesi del Continente si mobilitano per moltiplicare l’offerta di test gratuiti per la diagnosi dell’HIV e delle epatiti virali. La LILA (Lega italiana per la Lotta contro l’AIDS) aderirà all’iniziativa rafforzando l’offerta di test rapidi, anonimi e gratuiti, nelle proprie sedi.
Sempre la LILA organizza per il 1 dicembre un tour sul “tram della prevenzione” a Milano, con distribuzione di un kit con materiale informativo, gadget e preservativi; banchetto informativo a Cagliari, con distribuzione di materiale informativo, condom e femidom; un flash mob a Lecce, e festa in piazza Sant’Ambrogio a Firenze.
Anche l’associazione Arcobaleno AIDS con la collaborazione dell’AVIS porta il test in piazza a Torino, il 2 dicembre dalle 10,30 alle 17,30, per una giornata di prevenzione, informazione e lotta al pregiudizio.