Napoli, 10 giu. (AdnKronos Salute) - In una Regione come la Campania che detiene in sanità il record di tagli cesarei, la Clinica Mediterranea di Napoli, da sempre sensibile alle tematiche legate al mondo femminile, ha messo in atto un'inversione di marcia. Se n'è discusso durante l'evento, "La Sala Parto incontra le Donne", tenutosi presso la Clinica Mediterranea.
"Spesso le donne si affidano al proprio medico e sono condizionate da lui nelle loro scelte - spiega Celeste Condorelli - amministratore delegato della Clinica Mediterranea - Noi abbiamo deciso di portare avanti un cambiamento che riguarda la formazione, il personale medico e infermieristico, facendo selezioni nazionali e modificando anche le sale parto. La nostra strategia aziendale - continua la Condorelli - ci ha portato a passare dal 57,5% di tagli cesarei nel 2011 al 33,4% del 2015".
"Il parto spontaneo è una guerra da combattere su tutti i fronti - precisa Agostino Menditto ginecologo U.O. Ostetricia e Ginecologia Clinica Mediterranea - dobbiamo rendere le donne protagoniste dell'evento nascita. La nostra organizzazione prevede in reparto una "sala parto familiare", una camera simile a quella di casa, ma con la giusta assistenza. Si tratta di una sala unica nel centro sud Italia, un ambiente sicuro e rilassante, dove è presente anche una vasca per il parto in acqua". Un ritorno al parto naturale come scelta e come opportunità anche per quelle donne che affrontano un parto successivo ad un cesareo. "Vogliamo non dare per scontato che dopo un cesareo non ci possa essere un parto naturale, anzi - continua Menditto - Di parto non si muore ma si nasce, nonostante sia presente l'IPOTESI di mortalità materna, si deve tener presente come sia più alta in caso di parto cesareo".
Ogni primo sabato del mese è possibile inoltre scoprire il percorso nascita offerto dalla Clinica Mediterranea. Tra le relatrici dell'incontro anche Maria Vicario, presidente della Federazione nazionale Collegio Ostetriche, che ha evidenziato i grandi progressi ottenuti dalla clinica Mediterranea. "Quando sono venuta qui nel 2015 il percorso è stato in discesa - precisa Maria Vicario - abbiamo portato avanti un importante percorso di formazione e nel 2016 siamo partiti con l'ambulatorio di gravidanza fisiologica, al quale è possibile prenotarsi attraverso il C.u.p.".
Fondamentale dunque anche la figura delle ostetriche e il rapporto tra personale sanitario e pazienti. Mirta Mattina e Gabriella Pacini dell'Associazione "Freedom for Birth" di Roma hanno sottolineato durante l'incontro come anche una buona comunicazione verbale e paraverbale in sala parto sia necessaria per una migliore qualità assistenziale. A chiudere la manifestazione l'intervento di Daiana Foppa, Ostetrica dell'ospedale di Vipiteno, conosciuto da tempo per l'alta Incidenza di parti naturali. "Il parto deve essere una esperienza positiva per favorire fin dall'inizio il giusto rapporto tra madre e figlio", ha detto.
"Spesso le donne si affidano al proprio medico e sono condizionate da lui nelle loro scelte - spiega Celeste Condorelli - amministratore delegato della Clinica Mediterranea - Noi abbiamo deciso di portare avanti un cambiamento che riguarda la formazione, il personale medico e infermieristico, facendo selezioni nazionali e modificando anche le sale parto. La nostra strategia aziendale - continua la Condorelli - ci ha portato a passare dal 57,5% di tagli cesarei nel 2011 al 33,4% del 2015".
"Il parto spontaneo è una guerra da combattere su tutti i fronti - precisa Agostino Menditto ginecologo U.O. Ostetricia e Ginecologia Clinica Mediterranea - dobbiamo rendere le donne protagoniste dell'evento nascita. La nostra organizzazione prevede in reparto una "sala parto familiare", una camera simile a quella di casa, ma con la giusta assistenza. Si tratta di una sala unica nel centro sud Italia, un ambiente sicuro e rilassante, dove è presente anche una vasca per il parto in acqua". Un ritorno al parto naturale come scelta e come opportunità anche per quelle donne che affrontano un parto successivo ad un cesareo. "Vogliamo non dare per scontato che dopo un cesareo non ci possa essere un parto naturale, anzi - continua Menditto - Di parto non si muore ma si nasce, nonostante sia presente l'IPOTESI di mortalità materna, si deve tener presente come sia più alta in caso di parto cesareo".
Ogni primo sabato del mese è possibile inoltre scoprire il percorso nascita offerto dalla Clinica Mediterranea. Tra le relatrici dell'incontro anche Maria Vicario, presidente della Federazione nazionale Collegio Ostetriche, che ha evidenziato i grandi progressi ottenuti dalla clinica Mediterranea. "Quando sono venuta qui nel 2015 il percorso è stato in discesa - precisa Maria Vicario - abbiamo portato avanti un importante percorso di formazione e nel 2016 siamo partiti con l'ambulatorio di gravidanza fisiologica, al quale è possibile prenotarsi attraverso il C.u.p.".
Fondamentale dunque anche la figura delle ostetriche e il rapporto tra personale sanitario e pazienti. Mirta Mattina e Gabriella Pacini dell'Associazione "Freedom for Birth" di Roma hanno sottolineato durante l'incontro come anche una buona comunicazione verbale e paraverbale in sala parto sia necessaria per una migliore qualità assistenziale. A chiudere la manifestazione l'intervento di Daiana Foppa, Ostetrica dell'ospedale di Vipiteno, conosciuto da tempo per l'alta Incidenza di parti naturali. "Il parto deve essere una esperienza positiva per favorire fin dall'inizio il giusto rapporto tra madre e figlio", ha detto.
Ultimo aggiornamento: 13 Giugno 2016
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