Ogni anno, a livello mondiale, un neonato su 10 nasce prematuro. Circa un milione di bambini non sopravvive. Sono i dati sconvolgenti diffusi da EFCNI (European Foundation for the Care of Newborn Infants), la Fondazione europea per l’assistenza dei neonati, in occasione della Giornata Mondiale della Prematurità – World Prematurity Day che come ogni anno ricorre il 17 novembre. Numeri che sottolineano l’urgenza di affrontare, senza riserve, il tema della prematurità e della malattia nei neonati.
Giornata Mondiale della Prematurità, oltre 60 Paesi coinvolti
Nel 2008, alcune organizzazioni nazionali di genitori si sono unite per dare vita a un gruppo in grado di raccogliere le famiglie prima a livello europeo e poi mondiale. Prendendo il via da questa iniziativa, dal 2009 la Giornata Mondiale della Prematurità viene celebrata in Europa e dal 2011 in tutto il mondo. Si tratta di una manifestazione – sostenuta dalla EFCNI congiuntamente ad altre organizzazioni nazionali presenti in altri continenti – che interessa oltre 60 Paesi, con la finalità di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della prematurità, dando voce alle famiglie dei piccoli pazienti (che, non di rado, hanno problematiche di salute oppure, nei casi più gravi, non sopravvivono).
In occasione della Giornata dedicata ai neonati prematuri, in tutto il mondo vengono illuminati monumenti oppure punti di interesse con il colore viola (simbolo della prematurità).
In Italia l’evento è promosso da Vivere Onlus, coordinamento nazionale delle associazioni per la neonatologia, insieme ad EFCNI, una realtà consolidata che intende – come spiega sul proprio sito – “favorire l’interscambio culturale e la solidarietà tra le associazioni di genitori che operano nel settore dell’assistenza neonatale, incentivando e agevolando la costituzione di nuove associazioni”. Ad ampio raggio, invece, la sua richiesta è quella di migliorare l’assistenza e le cure prima e dopo il parto sia per le madri sia per i neonati.
La prematurità tra le principali cause della mortalità infantile
Secondo i dati EFCNI, ogni anno in Europa circa mezzo milione di bambini nasce prima del termine. Quali sono i rischi? I bambini che nascono prima del termine, in generale, presentano un pericolo più alto di complicazioni per la salute, nonché condizioni croniche che possono impattare, in modo negativo, sia sulla loro crescita sia sulla vita di tutti i giorni. La prematurità (così come il basso peso corporeo alla nascita), non va sottovalutata, poiché rappresenta una delle più importanti cause di mortalità infantile. Basti pensare che il 63% dei bambini che muoiono prima dei cinque anni, infatti, sono neonati.
In merito ai fattori di rischio di prematurità, ne sono stati identificati alcuni tra i più comuni (seppur le motivazioni esatte rimangano sconosciute): stile di vita poco sano, fumo, consumo di alcol, uso di droghe, prolungato orario di lavoro (dal quale può scaturire un alto livello di stress). E ancora cure tardive e determinate condizioni di salute (infezioni, diabete, alta pressione sanguigna, disordini della coagulazione, obesità o anoressia, solo per fare alcuni esempi).
Prevenzione e consapevolezza dei genitori
Bisogna partire da questa base per agire, in maniera importante, sul fenomeno della prematurità. In tal senso eventi come la Giornata Mondiale della Prematurità del 17 novembre, manifestazioni e campagne di comunicazione (anche attraverso i social network) sono fondamentali nell’ambito della prevenzione e della consapevolezza sulla prematurità.