La prevenzione come arma per sconfiggere il cancro. È da questo principio basilare che parte anche quest'anno la Settimana della prevenzione oncologica. Sette giorni, da domenica 13 a lunedì 21 marzo, per informare, fare visite e screening gratuiti e sapere tutto ciò che è necessario per affrontare in tempo la malattia. Una necessità diventata sempre più importante perché negli ultimi decenni l'incidenza per questa patologia ha subito un ulteriore incremento.
Nel corso della prossima settimana, ma già nel weekend scorso, dunque, numerosi volontari scenderanno in piazza in diverse città italiane con i loro gazebo per far conoscere tutto ciò che non si sa e che spesso si ha anche timore a conoscere e vendere le uova di Pasqua i cui ricavati andranno, da più parti, a sostegno della ricerca per la lotta la tumore.
Settimana nazionale della prevenzione
Slogan dell'iniziativa della XV edizione della Settimana nazionale «La mia ricetta della salute? La Prevenzione!». Ad organizzarla è la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori (LITL) con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Salute, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e del CONI. Testimonial dell’iniziativa la cantante Anna Tatangelo e lo chef stellato Heinz Beck. I volontari della LILT distribuiranno in numerose piazze dello Stivale volantini e venderanno, in cambio di un contributo, una bottiglia di olio extra vergine d'oliva, alimento importante per il benessere per le sue proprietà nutritive e organolettiche, nonché una confezione di taralli biologici certificati offerti dall’azienda “Fiore di Puglia”.
"Ho un tumore, in Norvegia potrei sopravvivere di più"
E sono tantissime intanto le campagne attivate per accendere i riflettori sul tema. Sta facendo particolarmente discutere la campagna "shock" lanciata dall'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Napoli e Bari: ”Ho un tumore, in Norvegia potrei sopravvivere di più”, di cui ha parlato anche Resto al Sud. Una frase volutamente provocatoria che vuole smuovere le coscienze sui tagli alla Sanità e sulle conseguenze che questi possono avere sulla salute dei cittadini. Un'idea rafforzata dalla considerazione che “la sopravvivenza cresce nei paesi che investono” e dall’immagine di una donna provata dalla chemioterapia.
Censorship for Cancer
Altra campagna forte quella di Censorship for Cancer. Sotto l'hashtag #touchthem, si invita a trasformare la censura in un messaggio per le donne. Per partecipare basterà, infatti, scattarsi una foto a seno nudo, censurarla e salvare e condividerla su Instagram. Un modo per spingere le donne all'autopalpazione, uno dei strumenti di primo tipo più utili e semplici per scoprire la presenza di noduli.
Alcuni dati sull'incidenza della malattia
Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità, le vittime del Cancro sarebbero in continua crescita e si stima che nel 2030 supereranno gli 11 milioni e che, in generale, il cancro sarà la causa principale di tutti i decessi. Allo stesso tempo, però, l'Oms sostiene che è possibile tenere sotto controllo tali numeri per il 20-30 per cento, adottando stili di vita corretti e facendo costante prevenzione.
Fattori di rischio
Esistono diverse cause, che possono avere una maggiore o minore Incidenza. Vi sono i fattori modificabili, come il comportamento e l'ambiente in cui si vive, e quelli non modificabili, come età, sesso e patrimonio genetico. L'influenza di questi può variare in base a durata, tipo di esposizione o effetto di entrambi i fattori.
Prevenzione: primazia, secondaria e terziaria
Esistono tre tipi di prevenzione. La primaria è quella che consiste nel ridurre i rischi dell'incidenza della malattia tenendo sotto controllo i fattori di rischio modificabili, partendo dalla cura della propria salute. I consigli sono rivolti a tutti e consistono nell'incentivo a svolgere una regolare attività fisica, a non fumare, a fare i vaccini contro l'epatite B e l'HPV, e a tenere un comportamento sessuale ponderato, utilizzando il preservativo. La prevenzione secondaria ha come obiettivo quello di individuare il tumore in uno stadio non avanzato in modo che sia possibile trattarlo in maniera efficace. Essa consiste in una diagnosi precoce nel periodo tra l'insorgenza biologica della malattia e la manifestazione dei primi sintomi. In questa tipologia di prevenzione vanno considerati il Pap test per le donne (dai 25 anni in su), gli screening per il colon-retto (per la popolazione tra i 50 e i 70 anni) e tutti quegli esami che identificano i tumori in una fase preclinica. Infine, la prevenzione terziaria riguarda la prevenzione delle cosiddette recidive (o ricadute) o di eventuali metastasi dopo che la malattia è stata curata con la chirurgia, la radioterapia o la chemioterapia (o tutte e tre insieme).
Per tutta la settimana, fino a lunedì 21, la LILT prevede servizi di prevenzione in tutto il territorio. Per avere informazioni a riguardo chiamare SOS LILT al numero 800 998877 (da lunedì e venerdì h 10.00 – 15.00).
Per approfondire guarda anche "Vivere con un tumore pancreatico"