Roma, 30 mag. (AdnKronos Salute) - Buone notizie per i figli di appassionati lettori. Secondo una ricerca dell'Università di Padova, infatti, i bambini cresciuti in case piene di libri tendono a guadagnare di più da grandi, rispetto agli altri. La ricerca, pubblicata sull''Economic Journal', è stata condotta da Giorgio Brunello, Guglielmo Weber e Christoph Weiss dell'ateneo patavino. Il team ha esaminato 6 mila uomini nati in nove Paesi europei a metà XX secolo. I soggetti sono stati divisi in gruppi sulla base del quantitativo di volumi presenti nelle loro case: meno di 10 libri, una mensola di libri, una libreria con fino a 100 libri, due librerie o più di due librerie.
I ricercatori hanno stimato poi l'effetto dell'istruzione sui guadagni di una vita, "distinguendo tra persone che vivevano in aree urbane o rurali da piccoli, e tra soggetti che avevano accesso a pochi o a molti libri in casa all'età di 10 anni". Così si è scoperto che un anno in più di frequenza scolastica ha aumentato le entrate medie nel corso della vita del 9%. Ma non solo.
Gli uomini cresciuti in case dove i libri erano davvero pochi hanno registrato un aumento delle entrate di solo il 5% per ogni anno di istruzione extra. Invece, per gli uomini che da bambini avevano avuto a disposizione un gran numero di libri la percentuale di guadagno in più è schizzata al 21% per ogni anno di istruzione aggiuntivo. Non solo: i soggetti che da piccoli avevano più libri a disposizione sono risultati anche più inclini a spostarsi in cerca di opportunità migliori di guadano in città, rispetto a quelli con meno volumi in casa.
"Forse i libri contano perché incoraggiano i bambini a leggere di più, e la lettura può avere effetti positivi sulla performance scolastica", suggeriscono gli studiosi sul 'Telegraph'. "In alternativa, una casa piena di libri indica condizioni socio-economiche vantaggiose". Aspetto che può influire positivamente sulla futura carriera, e sui guadagni, del lettore in erba.
I ricercatori hanno stimato poi l'effetto dell'istruzione sui guadagni di una vita, "distinguendo tra persone che vivevano in aree urbane o rurali da piccoli, e tra soggetti che avevano accesso a pochi o a molti libri in casa all'età di 10 anni". Così si è scoperto che un anno in più di frequenza scolastica ha aumentato le entrate medie nel corso della vita del 9%. Ma non solo.
Gli uomini cresciuti in case dove i libri erano davvero pochi hanno registrato un aumento delle entrate di solo il 5% per ogni anno di istruzione extra. Invece, per gli uomini che da bambini avevano avuto a disposizione un gran numero di libri la percentuale di guadagno in più è schizzata al 21% per ogni anno di istruzione aggiuntivo. Non solo: i soggetti che da piccoli avevano più libri a disposizione sono risultati anche più inclini a spostarsi in cerca di opportunità migliori di guadano in città, rispetto a quelli con meno volumi in casa.
"Forse i libri contano perché incoraggiano i bambini a leggere di più, e la lettura può avere effetti positivi sulla performance scolastica", suggeriscono gli studiosi sul 'Telegraph'. "In alternativa, una casa piena di libri indica condizioni socio-economiche vantaggiose". Aspetto che può influire positivamente sulla futura carriera, e sui guadagni, del lettore in erba.
Ultimo aggiornamento: 31 Maggio 2016
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