Tutti lo vogliono, tutti lo cercano, pochi ne parlano. Per queste ragioni, in modo divertente, è stato paragonato anche al Sacro Graal, l’oggetto leggendario dai poteri straordinari. Di certo un azzardo, ma l’orgasmo non è un tema banale, e a riprova di questo c’è addirittura una giornata che lo omaggia. Proprio oggi, infatti, 31 luglio, si celebra la Giornata Mondiale dell’Orgasmo (in realtà le giornate dedicate all’orgasmo sono due: quella odierna e il 21 dicembre, in concomitanza con il solstizio d’inverno).
Il Global Orgasm Day rappresenta un’occasione importante per fermarsi a riflettere su un argomento spesso trattato con superficialità. Soprattutto, la Giornata Mondiale dell’Orgasmo è dedicata alle donne, che non sempre raggiungono il culmine del piacere e che spesso sono costrette a fingere pur di compiacere un partner non sempre attento. Meglio ancora, una (doppia) giornata che è una sorta di “invito” alle donne a confrontarsi con il partner, parlandogli dei propri desideri e imparando a conoscere – e a fargli conoscere – il proprio corpo. Solo così, infatti, si potrà raggiungere la piena soddisfazione nella vita intima di coppia, con amore e piacere sessuale che viaggiano di pari passo.
A differenza degli uomini, per le donne l’orgasmo non costituisce un qualcosa di “meccanico”, ma viene raggiunto soltanto quando si creano intimità sessuale e coinvolgimento emotivo con il partner. Uomo e donna possono vivere la sessualità in modo diverso, se non completamente opposto, ma condividere idee sul tema è imprescindibile. Un confronto costante che dovrebbe essere (il condizionale è d’obbligo) naturale e privo di qualsiasi forma di imbarazzo o vergogna.
Quando l’orgasmo attiva le aree del cervello
Sono molti gli studi che hanno tentato – e tutt’ora tentano – di spiegare l’orgasmo, così come sono tante le supposizioni in merito. Pochi, però, i dati concreti, ma sufficienti a concludere che l’orgasmo è in grado di scatenare un vortice di eventi non prevedibili. Interessando, prima di tutto, il cervello. Così occorre citare la ricerca condotta da Barry Komisaruk, neuro-scienziato della Rutgers University (Stati Uniti), che – attraverso la risonanza magnetica funzionale – ha mappato le aree del cervello coinvolte nell’orgasmo, sia femminile sia maschile.
Ebbene, in entrambi i casi, al momento dell’orgasmo, il cervello ha iniziato a “illuminarsi”. In questo senso le immagini scattate da Komisaruk risultano emblematiche: raggiunto l’apice del piacere si “accendono” – meglio ancora, si attivano – ben 30 aree differenti del cervello. Nello specifico non si tratta solo delle aree legate all’elaborazione del senso e del tatto (come era ipotizzabile), ma anche di altre regioni che non si immaginava fossero coinvolte (dal sistema limbico, ovvero il responsabile dell’elaborazione della memoria e delle emozioni alla corteccia prefrontale, coinvolta nel giudizio e nella capacità di risoluzione dei problemi all’ipotalamo, legato al controllo non volontario del corpo).
L’orgasmo è un toccasana per la salute
L’orgasmo fa bene alla salute. Non è un luogo comune, poiché una serie di studi scientifici hanno dimostrato che l’attività sessuale rappresenta un vero e proprio toccasana per la salute. Con l’aumentare della frequenza dei rapporti sessuali, infatti, migliora la salute del cuore e delle arterie, senza dimenticare i benefici che interessano le articolazioni e la muscolatura.
Per approfondire guarda anche: “Ansia e desiderio sessuale”