Una app per battere le zanzare. Si affilano la armi, in vista dell'estate, contro l'allarme per questi insetti, particolarmente elevato quest'anno anche per l'emergenza Virus Zika che ricorda quanto sia concreto il rischio di trasmissione di malattie pericolose per l’uomo. Un ricercatore dell'università Sapienza di Roma, Cesare Bianchi, ha messo a punto 'ZanzaMapp', una applicazione in grado di incrociare i dati degli scienziati con quelli forniti dai cittadini per localizzare meglio gli insetti. E si basa sulle competenze complementari del laboratorio Social Dynamics del dipartimento di Fisica e del gruppo di Medical Entomology del dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive della Sapienza per la parte scientifica, e della start-up GH s.r.l. per la parte informatica e di geolocalizzazione. “
ZanzaMapp' è una app multipiattaforma Android, iOS, Windows Phone (ma anche normale browser su computer, tramite il sito http://web.zanzamapp.it) che consente di raccogliere le segnalazioni degli utenti, da incrociare poi con i dati tradizionalmente rilevati dagli studiosi del settore grazie a trappole entomologiche. La rete di rilevazione potrà anche essere arricchita con i dati in possesso degli enti territoriali che vogliono contribuire, per i quali ancora non esiste di fatto una banca dati condivisa né un coordinamento nazionale in materia. 'ZanzaMapp', in pratica, assocerà alle rilevazioni entomologiche il dato sulla percezione del fastidio determinato dalle zanzare, mettendo a disposizione in tempo reale una heatmap delle zone più infestate: uno strumento utile ai singoli cittadini, ma importante anche per l’ottimizzazione degli interventi di controllo delle densità di zanzare da parte delle amministrazioni.
Tra le finalità del progetto un ruolo chiave è proprio quello di coinvolgere i cittadini nel monitoraggio attivo, realizzando la cosiddetta 'citizen science': la App consente infatti a tutti di fare segnalazioni e di approfondire facilmente gli aspetti scientifici relativi al problema zanzare; i più volenterosi poi potranno aderire ad un monitoraggio attivo, collocando piccole trappole di facile uso, costruite secondo criteri scientificamente validi, e di rilevare i dati raccolti via App. Amministrazioni ed enti locali potranno consultarsi con esperti e richiedere l'attivazione di alert via mail, nel caso in cui le segnalazioni nella loro zona superino la soglia di attenzione.
A spiegare i rischi reali per la salute dell’uomo delle zanzare, Alessandra della Torre, parassitologa coordinatrice del gruppo di Medical Entomology della Sapienza, e Beniamino Caputo, suo principale collaboratore nell’ambito di ricerche su Aedes albopictus. "I virus esotici, come il Dengue, il Chikungunya e da ultimo lo Zika - sottolineano - possono essere importati in Italia nel Sangue di viaggiatori provenienti da aree tropicali endemiche. Se i soggetti colpiti sono punti da alcune specie di zanzare presenti sul nostro territorio, prima fra tutte la zanzara tigre, possono trasmettere i virus alle zanzare stesse, che dopo pochi giorni possono essere a loro volta in grado di trasmetterli a un’altra persona tramite una nuova puntura: che il rischio di trasmissione di questi virus in Europa sia concreto da anni è dimostrato dall’epidemia del virus Chikungunya avvenuta in Emilia Romagna nel 2007 e da diversi recenti casi di trasmissione autoctona di Dengue in Francia e Croazia”.
L’interfaccia di 'ZanzaMapp' a disposizione degli utenti è facile e intuitiva, e consente di segnalare facilmente il numero di zanzare rilevate, il punto geografico della rilevazione, l'orario della rilevazione ed eventualmente di inviare una fotografia per l’identificazione certa della specie; a disposizione anche altri servizi utili come schede informative per riconoscere le varie specie di zanzare e i rischi a esse connesse, su come combatterle e prevenirne lo sviluppo ed essere aggiornati su eventuali nuove emergenze sanitarie ad esse legate; inoltre la possibilità di segnalare le azioni di disinfestazione effettuate, potrà contribuire a monitorarne l'efficacia.
"I dati raccolti sono pubblici e possono essere scaricati (in anonimato) da chi ne fa richiesta in vari formati aperti così da poter essere utilizzati da tutti i pubblici di riferimento – spiega Cesare Bianchi, ricercatore e co-fondatore della startup universitaria GH srl - sia a scopo di monitoraggio e coordinazione delle azioni di disinfestazione sia a scopo di analisi a fini entomologici e non solo. Proprio la mancanza di informazioni condivise mi ha portato alla messa a punto di questa app: molto banalmente, affacciandomi verso la paternità, cercavo un posto dove trascorrere l’estate con la mia consorte, che fosse quanto più possibile al sicuro dal rischio Zika, e mi sono reso conto di come ci siano scarse informazioni pratiche su come gestire la presenza delle zanzare. Ho perciò deciso di mettere a frutto la mia esperienza, per metterla al servizio di un progetto come ZanzaMapp, utile per la comunità, e totalmente no-profit”.
ZanzaMapp' è una app multipiattaforma Android, iOS, Windows Phone (ma anche normale browser su computer, tramite il sito http://web.zanzamapp.it) che consente di raccogliere le segnalazioni degli utenti, da incrociare poi con i dati tradizionalmente rilevati dagli studiosi del settore grazie a trappole entomologiche. La rete di rilevazione potrà anche essere arricchita con i dati in possesso degli enti territoriali che vogliono contribuire, per i quali ancora non esiste di fatto una banca dati condivisa né un coordinamento nazionale in materia. 'ZanzaMapp', in pratica, assocerà alle rilevazioni entomologiche il dato sulla percezione del fastidio determinato dalle zanzare, mettendo a disposizione in tempo reale una heatmap delle zone più infestate: uno strumento utile ai singoli cittadini, ma importante anche per l’ottimizzazione degli interventi di controllo delle densità di zanzare da parte delle amministrazioni.
Tra le finalità del progetto un ruolo chiave è proprio quello di coinvolgere i cittadini nel monitoraggio attivo, realizzando la cosiddetta 'citizen science': la App consente infatti a tutti di fare segnalazioni e di approfondire facilmente gli aspetti scientifici relativi al problema zanzare; i più volenterosi poi potranno aderire ad un monitoraggio attivo, collocando piccole trappole di facile uso, costruite secondo criteri scientificamente validi, e di rilevare i dati raccolti via App. Amministrazioni ed enti locali potranno consultarsi con esperti e richiedere l'attivazione di alert via mail, nel caso in cui le segnalazioni nella loro zona superino la soglia di attenzione.
A spiegare i rischi reali per la salute dell’uomo delle zanzare, Alessandra della Torre, parassitologa coordinatrice del gruppo di Medical Entomology della Sapienza, e Beniamino Caputo, suo principale collaboratore nell’ambito di ricerche su Aedes albopictus. "I virus esotici, come il Dengue, il Chikungunya e da ultimo lo Zika - sottolineano - possono essere importati in Italia nel Sangue di viaggiatori provenienti da aree tropicali endemiche. Se i soggetti colpiti sono punti da alcune specie di zanzare presenti sul nostro territorio, prima fra tutte la zanzara tigre, possono trasmettere i virus alle zanzare stesse, che dopo pochi giorni possono essere a loro volta in grado di trasmetterli a un’altra persona tramite una nuova puntura: che il rischio di trasmissione di questi virus in Europa sia concreto da anni è dimostrato dall’epidemia del virus Chikungunya avvenuta in Emilia Romagna nel 2007 e da diversi recenti casi di trasmissione autoctona di Dengue in Francia e Croazia”.
L’interfaccia di 'ZanzaMapp' a disposizione degli utenti è facile e intuitiva, e consente di segnalare facilmente il numero di zanzare rilevate, il punto geografico della rilevazione, l'orario della rilevazione ed eventualmente di inviare una fotografia per l’identificazione certa della specie; a disposizione anche altri servizi utili come schede informative per riconoscere le varie specie di zanzare e i rischi a esse connesse, su come combatterle e prevenirne lo sviluppo ed essere aggiornati su eventuali nuove emergenze sanitarie ad esse legate; inoltre la possibilità di segnalare le azioni di disinfestazione effettuate, potrà contribuire a monitorarne l'efficacia.
"I dati raccolti sono pubblici e possono essere scaricati (in anonimato) da chi ne fa richiesta in vari formati aperti così da poter essere utilizzati da tutti i pubblici di riferimento – spiega Cesare Bianchi, ricercatore e co-fondatore della startup universitaria GH srl - sia a scopo di monitoraggio e coordinazione delle azioni di disinfestazione sia a scopo di analisi a fini entomologici e non solo. Proprio la mancanza di informazioni condivise mi ha portato alla messa a punto di questa app: molto banalmente, affacciandomi verso la paternità, cercavo un posto dove trascorrere l’estate con la mia consorte, che fosse quanto più possibile al sicuro dal rischio Zika, e mi sono reso conto di come ci siano scarse informazioni pratiche su come gestire la presenza delle zanzare. Ho perciò deciso di mettere a frutto la mia esperienza, per metterla al servizio di un progetto come ZanzaMapp, utile per la comunità, e totalmente no-profit”.
Ultimo aggiornamento: 12 Maggio 2016
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