Roma, 26 apr. (AdnKronos Salute) - Si ferma la crescita della speranza di vita in Italia: nel 2015 si è attestata per gli uomini a 80,1 anni, contro gli 80,3 dell'anno precedente. E per le donne si è passati a 84,7 anni contro gli 85 del 2014. "E' la prima volta nel nostro paese. Il fenomeno ha pochissimi precedenti nel mondo occidentale. L'unico caso in un Paese democratico e' stato in Danimarca 21 anni fa. E poi la Russia, dopo la caduta del comunismo". Lo ha ricordato Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di sanità e direttore dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane, presentando, oggi all'università' Cattolica di Roma, i dati dell'Ossevasalute 2015.
"L'insegnamento della Danimarca - spiega Ricciardi - che dopo il segnale d'allarme ha provveduto a massicci investimenti in prevenzione sui giovani, sulle donne, sul contrasto ai fattori di rischio come il fumo, l'alcol e la sedentarietà, ha avuto risultati incredibili. La Russia invece, che si è disgregata, non ha avuto miglioramenti". In Italia, continua il presidente dell'Iss, "stiamo cominciando a vedere un segnale d'allarme e speriamo che il trend possa essere immediatamente invertito". E per questo serve investire soprattutto prevenzione: "Vi pare normale - chiede Ricciardi - che siamo l'ultimo Paese al mondo per prevenzione?".
La diminuzione dell'aspettativa di vita può avere una correlazione anche con i tagli degli ultimi anni. "I tagli hanno diminuito i sevizi ai cittadini. E questo può aver contribuito insieme alla riduzione della prevenzione, un mix drammatico". Per invertire il trend serve puntare, secondo Ricciardi, su "prevenzione a 360 gradi, vaccinazioni, Screening oncologici, stop alla diminuzione dei sevizi", conclude.
"L'insegnamento della Danimarca - spiega Ricciardi - che dopo il segnale d'allarme ha provveduto a massicci investimenti in prevenzione sui giovani, sulle donne, sul contrasto ai fattori di rischio come il fumo, l'alcol e la sedentarietà, ha avuto risultati incredibili. La Russia invece, che si è disgregata, non ha avuto miglioramenti". In Italia, continua il presidente dell'Iss, "stiamo cominciando a vedere un segnale d'allarme e speriamo che il trend possa essere immediatamente invertito". E per questo serve investire soprattutto prevenzione: "Vi pare normale - chiede Ricciardi - che siamo l'ultimo Paese al mondo per prevenzione?".
La diminuzione dell'aspettativa di vita può avere una correlazione anche con i tagli degli ultimi anni. "I tagli hanno diminuito i sevizi ai cittadini. E questo può aver contribuito insieme alla riduzione della prevenzione, un mix drammatico". Per invertire il trend serve puntare, secondo Ricciardi, su "prevenzione a 360 gradi, vaccinazioni, Screening oncologici, stop alla diminuzione dei sevizi", conclude.
Ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2016
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