Migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da Sclerosi Multipla attraverso l'utilizzo di nuove tecnologie e approcci multidisciplinari. È il filo rosso che sta dietro all'apertura del nuovo bando di concorso firmato Merck, azienda leader in ambito scientifico e tecnologico, con il patrocinio della Società Italiana di Neurologia (SIN). Il bando è stato stilato in occasione della prima edizione del Premio Merck.
Chi può partecipare al concorso
Potranno partecipare enti universitari e ospedalieri, associazioni e IRCSS che vogliono presentare delle proposte atte a migliorare la gestione clinica del paziente con SM, sia attraverso figure professionali che per mezzo di soluzioni tecnologiche innovative. Tra queste ultime programmi di supporto al paziente, applicazioni sia per la fase di diagnosi che di trattamento, software di supporto al paziente. Per prendervi parte c'è tempo fino al 7 novembre.
Saranno oggetto di valutazione i criteri di innovatività, l'impatto sulla gestione clinica del paziente e le ripercussioni in termini di qualità di vita e di convivenza con la malattia, nonché la fattibilità del progetto stesso e il suo grado di interdisciplinarietà.
I premi
Merck metterà in palio 80 mila euro che saranno divisi tra i due progetti che meglio realizzeranno l’integrazione tra le diverse figure professionali e le nuove tecnologie con un obiettivo doppio: migliorare la convivenza con la Patologia da parte del paziente e la sua gestione clinica da parte del medico.
L'azienda Merck
Fondata nel 1668, Merck è la società farmaceutica e chimica più antica al mondo. Vi lavorano circa 50 mila dipendenti che operano per sviluppare tecnologie in grado di migliorare la vita: dalle terapie biofarmaceutiche per il trattamento del cancro e della sclerosi multipla a sistemi all’avanguardia per la ricerca scientifica e la produzione, ai cristalli liquidi per gli smartphone e i televisori LCD. Nel 2015 Merck ha generato vendite per 12,85 miliardi di Euro in 66 Paesi.
Sclerosi multipla: la patologia e il suo decorso
La SM è una patologia cronica, invalidante e progressiva, che tende cioè a degenerare con il passare del tempo. Questa malattia aggredisce e danneggia in modo irreparabile tutto il sistema nervoso, provocando la degenerazione della mielina, la sostanza di rivestimento dei nervi del nostro organismo.
Vista la complessità dei disturbi legati alla malattia, può richiedere spesso il coinvolgimento non solo del neurologo, ma anche di altri specialisti, come l'urologo, l’oculista, il fisioterapista e persino lo psicologo: necessita, dunque, di un approccio multidisciplinare.
In uno scenario di questo tipo, certamente la tecnologia non può che avere un ruolo importante, grazie alla possibilità di velocizzare la connessione tra gli utenti e automatizzare una serie di processi che consentano di migliorare la gestione delle problematiche del paziente.
Il parere dell'esperto
«La multidisciplinarietà - spiega il professor Leandro Provinciali, Presidente Eletto della Società Italiana di Neurologia e Presidente della Commissione giudicatrice del Premio - si sta diffondendo nei centri SM attraverso competenze acquisite dai neurologi impegnati e grazie a una ristretta rete di consulenti addestrati a riguardo; è però ancora utilizzata in meno della metà dei casi trattati» dichiara. «La tecnologia può fornire strumenti di valutazione e monitoraggio la cui rilevanza clinica però è condizionata dalla 'lettura' che il Neurologo esperto può fornire».
Come partecipare al concorso
Per partecipare e presentare la propria candidatura, è possibile scaricare il bando di concorso presente sul sito www.premiomerckneurologia.it.
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