- Diagnosi di Sclerosi multipla e gravidanza : una campagna per fare chiarezza
- La Sclerosi Multipla non viene trasmessa ai figli
E una volta diventati genitori? Fondamentale il dialogo con i figli
Diagnosi di Sclerosi multipla e gravidanza : una campagna per fare chiarezza
Francesca e Nino, Federica e Giulio, Debora e Loreto, Giusy e Vinod, Carmen e Massimo sono cinque giovani coppie “in attesa” e con Diagnosi di Sclerosi Multipla, una malattia cronica e progressiva che colpisce il sistema nervoso centrale, di uno dei partner. Sono loro i protagonisti di una campagna di sensibilizzazione sulla SM, un’iniziativa del Centro per la Sclerosi Multipla della Seconda Università di Napoli, supportata da Merck, con l'obiettivo di aiutare e incoraggiare chi convive con questa malattia a vincere le paure e i dubbi di fronte alla scelta di diventare madre o padre.
Perché Genitori si può anche con la Sclerosi Multipla e questi dieci ragazzi ne sono una testimonianza. Testimonianza che hanno sentito di condividere, raccontandosi davanti a una telecamera e prestandosi a un servizio fotografico che li ritrae nella loro quotidianità, affinché possa essere di esempio, di sollievo, di incoraggiamento.
Uno sprono per quelle coppie che, di fronte a una diagnosi di malattia e alla gravidanza, sentono più forte la responsabilità della vita che sta per nascere e la paura di non riuscire a sopportare il peso fisico e psicologico dei nove mesi a venire, del parto e del diventare genitori.
Ma una diagnosi di Sclerosi Multipla non può e non deve precludere la possibilità e la gioia di essere genitori. Benché la decisione di diventare madre e padre debba essere preparata con cura e attenzione, “un paziente o una paziente affetta da sclerosi multipla non può assolutamente sentirsi limitato se ha un desiderio di genitorialità”, sottolinea il Luigi Lavorgna, Neurologo della Clinica Neurologica AOU della Seconda Università di Napoli.
La Sclerosi Multipla non viene trasmessa ai figli
“Si ipotizza che individui predisposti dal punto di vista genetico sviluppino la malattia a seguito dell’esposizione, nel corso della loro vita, a fattori di rischio ambientale - spiega la Dott.ssa Federica Esposito del Laboratorio di genetica delle malattie neurologiche complesse presso l'Istituto di Neurologia Sperimentale dell'Ospedale San Raffaele di Milano. Questo non significa però che la Sclerosi Multipla si possa considerare una malattia ereditaria monogenica, in quanto non esistono evidenze che supportano una trasmissione della malattia dai genitori ai figli secondo leggi di ereditarietà mendeliana”.
E una volta diventati genitori? Fondamentale il dialogo con i figli
“Diversi studi concludono che i bambini che vivono con un genitore affetto da SM riescono ad affrontare meglio questa condizione se supportati da risorse e specifici programmi informativi a loro dedicati. La MS Society canadese suggerisce di tenere conto dei timori e delle preoccupazioni dei bambini in base alla loro età quando si parla loro della malattia. Bisogna rispondere alle loro domande in modo semplice e onesto, integrando le informazioni man mano che crescono, non esitando a cercare anche sostegni esterni” - conclude il Prof. Pietro Vajro, Direttore della Cattedra di Pediatria del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Salerno.
“Tutti noi abbiamo dei sogni e tutti i sogni hanno diritto di essere realizzati.”
#Genitorisipuò anche con la Sclerosi Multipla.
Per saperne di più, per leggere le storie dei protagonisti della campagna e il parere degli esperti: www.genitoriconsclerosimultipla.it