Smartphone e tablet sono ormai oggetti di uso quotidiano e il loro utilizzo va ben aldilà del semplice telefonare o inviare messaggi di testo. Sono sempre più numerose le utilities e le app che permettono di monitorare lo stato di salute attraverso questi devices.
Qualche esempio?
Il Ministero della Salute ha creato una app per tenere sotto controllo il calendario vaccinale del proprio bambino e un’altra per monitorare il numero di sigarette fumate quotidianamente. E proprio a proposito del fumo sono ormai numerose le applicazioni che aiutano a smettere di fumare, comunicando giorno dopo giorno i benefici che avvengono nell’Organismo dopo aver detto addio alle bionde.
E ancora. Sono a disposizione degli utenti le app che permettono di monitorare l’attività fisica, dalle semplici contapassi alle app che offrono un quadro più completo delle attività cardio. Ma anche quelle che aiutano a mangiare in modo sano e calcolano il numero di calorie e di Nutrienti essenziali o dannosi (come proteine, carboidrati, grassi etc…) in base alle pietanze e ai cibi inseriti.
A cosa servono questi strumenti? Per chi desidera impegnarsi nella sfida di smettere di fumare, bere meno alcol, mangiare in modo più salutare queste app sono indubbiamente interessanti strumenti, alleati che permettono di avere un quadro più chiaro dei rischi e dei benefici. In tal senso le app sono strutturate in modo tale da far emergere i vantaggi sulla salute e sull’organismo del “tenere duro” nella sfida intrapresa, con un inevitabile effetto motivante.
Ma forse è anche utile considerare l’utilizzo di queste applicazioni come un’opportunità concreta per essere più consapevoli. Riuscire a seguire uno stile di vita più sano passa inevitabilmente attraverso un maggiore grado di consapevolezza di ciò che si fa ogni giorno, spesso senza rifletterci. Come racconta Elena Pirofalo, Experience Director Europe di Razorfish Healthware - che per un periodo di quattro mesi ha monitorato Alimentazione, attività fisica, assunzione di acqua, sonno e umore - la motivazione dell’utilizzare questi strumenti non è corroborata soltanto dall’aver intrapreso una qualche sfida legata alla salute (perdere chili o smettere di fumare), ma dal solo fatto di divenire maggiormente consapevoli delle proprie abitudini.
Per approfondire, l'articolo completo di Elena Pirofalo: E-health e quantified self: ho monitorato la mia salute per quattro mesi, e ora?
Ultimo aggiornamento: 21 Luglio 2015
3 minuti di lettura