Gennaio, tempo di saldi. Sono partiti sconti e promozioni e gli italiani sono pronti per concedersi qualche acquisto in più o per accaparrarsi l’affare.
Ma attenzione a non farsi prendere troppo la mano: il rischio è la sindrome da acquisto compulsivo. Una Patologia ben nota e già al vaglio degli esperti da qualche anno, caratterizzata dall’incapacità di mettere un freno allo shopping. Una vera e propria dipendenza, come quella dall’alcol o dal gioco d’azzardo. Un comportamento dettato dalla necessità di trovare immediata, e purtroppo effimera, gratificazione nell’acquisto.
Intendiamoci, non c’è nulla di male nel regalarsi un pomeriggio di shopping, un’esperienza piacevole, indubbiamente gratificante ed anche fisiologica. Il problema sorge quando la necessità di acquistare diventa un’ossessione quotidiana e lo shopping si trasforma nell’unica forma di gratificazione possibile. Si tratta di una Sindrome che non si manifesta all’improvviso, che ha radici profonde e trova Linfa vitale nella sfiducia in se stessi e nell’eccessiva importanza che chi ne soffre dà alle regole e alle aspettative sociali.
Come tenere a bada la sindrome da shopping compulsivo?
Ecco quattro consigli utili per tutti:
- Imparare a godere dei piccoli momenti, gratificarsi sempre durante la giornata con cose semplici, coccolandosi in vari modi
- Interrogare se stessi. Chiedersi sempre se ciò che si sta facendo è davvero frutto di una precisa volontà e non di una costrizione, domandarsi ““E’ proprio quello che voglio o è qualcosa che sto subendo?”. Cercare alternative alle cose che provocano infelicità perché ce ne sono sempre
- Piacersi, accettare l’imperfezione e rivedere le proprie aspettative ma soprattutto considerarle come opportunità e non come esami che vanno superati ad ogni costo. Accettare i propri difetti
- Affrontare le paure. La forza deriva dalla capacità di guardare in faccia le proprie paure ed affrontarle. Senza nascondere le proprie fragilità
Infine è importante interrogarsi, rendersi conto di avere una vera e propria dipendenza, possibilmente prima di dover affrontare vere e proprie crisi finanziarie, e rivolgersi ad uno specialista.