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Uno studio condotto dal Ronald Reagan UCLA Medical Center di Los Angeles, però, ha evidenziato che molte persone under 45 non danno grande peso ai sintomi dell'ictus e spesso chiamano i soccorsi ben oltre le tre ore che rappresentano la finestra di tempo massimo per ricevere cure efficaci. Infatti, se si interviene entro le tre ore successive all'evento si hanno maggiori probabilità di poter arginare i danni causati dall'emorragia o dalla carenza di Sangue al cervello.
I sintomi dell'ictus e i fattori di rischio
Lo studio, coordinato da David Liebeskind, ha arruolato cento persone con meno di 45 anni e ha chiesto loro cosa avrebbero fatto se avessero avuto sintomi come debolezza, intorpidimento, difficoltà a parlare, problemi alla vista (i sintomi tipici dell'ictus): solo un giovane su tre ha risposto che sarebbe andato nell'ospedale più vicino, invece tutti gli altri aspetterebbero.Leggi anche:
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In caso di Ictus il tempo è una variabile fondamentale: imparare a riconoscere i sintomi e chiamare subito i soccorsi può salvare la vita.
Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio 2016
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