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Un indice per misurare il rischio di fegato grasso nei pazienti diabetici

Un indice per misurare il rischio di fegato grasso nei pazienti diabetici

A Chioggia messo a punto un indice per valutare il rischio nelle persone diabetiche.
In questo articolo:

Nelle persone diabetiche il rischio di andare incontro al fegato grasso è molto alto

Si stima che l’accumulo di grasso a livello epatico interessi il 45-75% dei diabetici e il 20-30% della popolazione generale. E la Steatosi epatica non alcolica nei diabetici aumenta di almeno due volte il rischio di sviluppare un tumore al fegato, di avere problemi cardiovascolari e di sviluppare altri tipi di tumori.


Un indice per creare un registro delle persone a rischio di fegato grasso

Il team di diabetologi dell’Ospedale di Chioggia, in collaborazione con quelli dell’Ospedale Sant’Antonio di Padova, ha messo a punto un indice capace di calcolare alcuni parametri generali – come BMI, circonferenza addominale, trigliceridi - e metterli in relazione co quelli epatici, come la gamma GT, per fare una misurazione del rischio di Steatosi epatica nel paziente diabetico.
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L’indice si chiama Free Faty Liver (FLI) e permetterà di creare un registro delle persone più a rischio permettendo di monitorarle in modo più efficace.

Angelo Boscolo Bariga, dell’ospedale di Chioggia, spiega che se il FLI è superiore a 60 vuol dire che il paziente ha l’85% di probabilità di avere una steatosi epatica, se invece è inferiore a 30 ha l’86% di probabilità di non averla.

Uno studio condotto a Chioggia su pazienti diabetici ha portato ad individuare 300 persone che hanno un’alta probabilità di avere la steatosi epatica e che avevano anche un peggiore controllo glicemico e un aumento del rischio cardiovascolare.

Persone che oggi sono tenute sotto maggiore osservazione.
Ultimo aggiornamento: 04 Dicembre 2015
2 minuti di lettura

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