Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
Un tatuaggio per monitorare le malattie

Un tatuaggio per monitorare le malattie

Arrivano dalla Germania, ma sono ancora in fase di sperimentazione: sono i tatutaggi in grado di monitorare alcune malattie croniche. Come funzionano?
In questo articolo:

Quando il tatuaggio non è solo una scelta estetica ma anche di prevenzione. Arriva dalla Germania una soluzione cutanea per monitorare alcune malattie croniche, come il diabete, le patologie renali e cardiache, attraverso disegni indelebili da fare sulla pelle che cambiano colore al variare delle concentrazioni di ph, albumina e glucosio nell’organismo.

Tatuaggi per monitorare le malattie, lo studio tedesco

Un team di ricercatori dell’Università di Monaco ha messo a punto dei sensori colorimetrici iniettabili che misurano la concentrazione dei tre biomarcatori, ph, glucosio e albumina, fungendo in qualche modo da “display” dello stato di salute del corpo grazie alla capacità di cambiare colore al variare dei parametri.

Finora questi “tatuaggi diagnostici” sono stati testati soltanto su alcuni campioni di tessuto animale, ma sono pronti per passare alla sperimentazione sulla pelle umana.

Colori che cambiano sulla pelle al variare dei parametri corporei

Alla rivista tedesca Angewandte Chemie International Edition i ricercatori, guidati dall’ingegnere chimico Ali Yetisen, hanno spiegato che per il sensore dell’albumina è stato scelto il colore giallo, che diventa verde quando le concentrazioni di albumina aumentano.

È giallo anche il sensore del glucosio. Questo sensore può modificarsi fino a diventare verde scuro a concentrazioni elevate del composto organico. Il sensore del pH può passare dal giallo al blu, se i valori sono tra il 5 e il 9 (il valore del pH “normale” è intorno a 7,4).

Perché gli scienziati hanno scelto di monitorare proprio questi tre marcatori? I loro cambiamenti possono essere delle spie del fatto che qualcosa non sta funzionando nel nostro corpo. L’albumina, proteina del plasma prodotta dal fegato, se è in basse concentrazioni nel sangue può determinare problemi ai reni o al fegato. Quando i suoi valori sono alti, invece, può essere associata a problemi al cuore.

Il glucosio è un biomarcatore da monitorare sempre nei pazienti diabetici, la cui carenza di insulina (l’ormone che diminuisce la concentrazione di glucosio nel sangue) porta a una elevata concentrazione di glucosio (glicemia alta). Anche le variazioni di ph nel sangue (alcalosi o acidosi) sono da monitorare in quanto associate a una vasta gamma di disturbi e condizioni.

La pelle come mappa della salute, prospettive e limiti

I tattoo per monitorare le malattie sono, si è detto, in fase di sperimentazione: sono infatti stati testati soltanto sulla pelle dei suini. La ricerca dovrà andare avanti e dovrà risolvere alcuni problemi verificatisi in questa fase.

Il più importante ha a che fare con la reversibilità dei colori: due dei marcatori scelti, infatti, l’albumina e il glucosio, una volta modificato il colore dei sensori non hanno più consentito il ritorno al colore iniziale. Soltanto il sensore del ph si è dimostrato reversibile tornando del tono giallo inizialmente iniettato dagli studiosi, una volta rientrati i valori nella norma.

Certo è però che una volta messo a punto il sistema, i tatuaggi potrebbero estendersi al monitoraggio di molti altri parametri. “Potrebbero per esempio rivelarsi utili – hanno spiegato gli scienziati – per misurare le concentrazioni di elettroliti, proteine, microrganismi patogeni e stati di disidratazione”, rendendo la pelle una mappa completa della salute umana.

Ultimo aggiornamento: 08 Agosto 2019
4 minuti di lettura

L’hai trovato utile?

Condividi

Iscriviti alla newsletter di Paginemediche
Unisciti ad una community di oltre 50mila persone per ricevere sconti esclusivi e consigli di salute dai nostri esperti.
Ho letto l'Informativa sulla Privacy e acconsento al trattamento dei miei dati personali