Sotto osservazione la variante Xe Covid, la nuova mutazione di Sars-CoV-2 appartenente alla famiglia Omicron, che da qualche mese attenziona la sanità pubblica globale.
Ecco aggiornata la lista di sintomi a cui prestare attenzione.
Variante Xe, cosa sappiamo?
La variante Xe è stata scoperta a fine gennaio 2022 in Inghilterra e si presenta come un mix tra variante Omicron 1 e 2, due ceppi affini con la stessa contagiosità e patogenicità.
Secondo gli studi iniziali, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che potrebbe essere più trasmissibile della precedente sottovariante 2 (attualmente responsabile del 90% dei contagi nel mondo) di circa il 10%, ma non più aggressiva e mortale.
I casi ad oggi accertati sono circa 640, numeri ridotti per poter avanzare delle statistiche; eppure, qualcosa gli esperti già hanno notato: l'ordine di frequenza dei sintomi sta cambiando e bisogna tenerne conto.
I sintomi della variante Xe
L’NHS - National Health Service britannico - ha aggiunto all’elenco dei disturbi provocati dal Covid-19 alcuni nuovi sintomi riferiti dai pazienti colpiti dalla variante Xe.
Come già riscontrato dalle varianti Omicron 1 e 2, l’infezione si manifesta come un comune raffreddore (in particolare tra coloro che sono stati vaccinati) con rinorrea, naso chiuso, mal di gola e starnuti.
In altri con sintomi simili all’influenza con febbre, mal di testa, dolori muscolari e ossei, tosse persistente e talvolta perdita di olfatto e gusto.
A questi però si sarebbero aggiunti nuovi sintomi:
- fiato corto e mancanza di respiro
- stanchezza ed esaurimento
- perdita di appetito
- vertigini e nebbia cerebrale
- disturbi cardiaci e palpitazioni
- diarrea.
Sono in corso ulteriori indagini sulla variante Xe Covid poiché i dati attualmente non permettono di trarre molte conclusioni se non un avvertimento: non bisogna abbassare la guardia.