Energy drink e rischi per la salute. Proseguono le polemiche, a livello mondiale, sulle bevande energizzanti e le problematiche che possono causare.
Gli esiti della ricerca sui rischi degli Energy drink
Secondo una ricerca condotta presso l’Università di Waterloo, in Ontario (Canada), oltre la metà degli adolescenti avrebbe sperimentato una serie di malesseri diffusi, anche preoccupanti, dopo aver consumato bevande di questo tipo. Meglio ancora: dallo studio dei ricercatori è emerso che il 55% dei giovani di età compresa tra i 12 e i 24 anni, consumatori abituali di energy drink, tendono a riscontrare (per loro ammissione) nausea, mal di testa, vomito, diarrea, battito accelerato, difficoltà nel dormire, ma anche convulsioni.
Congiuntamente ai livelli elevati di caffeina, i ricercatori ritengono che il problema più urgente da risolvere sarebbe che molti giovanissimi (il 68% dei ragazzi tra i 10 e i 18 anni) beve regolarmente energy drink, mischiando bevande energizzanti ed alcolici.
“Il numero di effetti sulla salute osservati nella nostra ricerca suggerisce che si dovrebbe fare tanto di più per limitare il consumo di queste bevande, prima di tutto tra bambini e ragazzi”, spiegano i ricercatori. Perché queste bevande garantiscono di stimolare il corpo e la mente. E ci riescono.
Quali sostanze contengono gli energy drink?
È l'acqua l'ingrediente principale delle bevande energizzanti (quasi sempre analcoliche), cui si sommano sostanze stimolanti come caffeina (in media 80 milligrammi per lattina, praticamente come in un espresso), ma anche taurina, carnitina, maltodestrina, guaranina. E ancora, ginseng, zuccheri, mate, metilxantine e vitamine B.
Ed è proprio in merito all’abuso e al maldestro bilanciamento di queste e altri tipi di sostanze (nonché sulla disinformazione) che si concentrano, in particolare, le critiche delle associazioni mediche. L’obiettivo è mettere in guardia dai rischi legati all’abuso di energy drink, che vanno consumate con grande moderazione, essendo – come accennato – un vero e proprio mix di caffeina, zuccheri e sostanze stimolanti.
Quali sono i rischi per la salute degli energy drink
Secondo i dati resi noti dall’Efsa (l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare), oltre alla fascia 10-18 anni (con il consumo medio di 7 litri al mese), bisogna rivolgere attenzione al consumo di energy drink da parte degli adulti: nella fascia 18-65 anni, infatti, ben il 30% delle persone acquista con frequenza queste bevande che, attenzione, non hanno nulla a che spartire con gli sport drink, utili a reintegrare i sali minerali andati perduti in seguito all’attività sportiva e che, in più, hanno una formulazione differente.
Tra i più diffusi effetti collaterali del consumo eccessivo di energy drink, c’è l’aritmia; si tratta di un’anomalia del battito cardiaco che può ostacolare il cuore nel pompare sufficiente sangue all’interno del corpo, con esiti negativi non solo per il cuore stesso, ma anche per il cervello. Per non parlare del rischio di sovrappeso, diabete e anche di dipendenza vera e propria.
Gli esperti ritengono, infatti, che l’uso eccessivo delle bevande energizzanti potrebbe aumentare il pericolo di patologie degenerative e croniche, creando dipendenza psicologica. Una dipendenza che può essere sollecitata, almeno all’inizio, da un messaggio tanto “distorto” quanto diffuso: gli energy drink migliorano la concentrazione oppure la perfomance sportiva. Niente di più inesatto. E in tal senso, il Parlamento europeo ha vietato di inserire sulle etichette proprio questa "indicazione". Il consiglio è, come naturale, un uso consapevole e, soprattutto, moderato.