“Crescere è sapersi rialzare dopo una brutta caduta”: parola di Jim Morrison. Un concetto che rappresenta una filosofia di vita, valido a 360 gradi, sia come metafora, sia considerato letteralmente. Ossa forti e sane sono un fattore determinante sia nella mobilità della vita quotidiana sia per assorbire cadute e traumi. Ecco perché un occhio di riguardo dobbiamo riservarlo all’apporto giornaliero di calcio. Le progressive modifiche dell’alimentazione più “mordi e fuggi” hanno determinato non pochi squilibri nutrizionali a svantaggio del consumo di latte e derivati, con conseguente riduzione dell’introito quotidiano di questo elemento.
Un peccato, poiché il Calcio è il minerale presente in maggiore quantità nell’uomo: per il 99% circa come costituente delle ossa, il restante 1% negli altri tessuti e liquidi extracellulari. Un suo insufficiente apporto può contribuire al mancato sviluppo osseo e influire negativamente sulla salute dei denti, in particolare nei giovani. Categoria quest’ultima frequentemente soggetta a carenza di calcio a causa della scorretta Alimentazione.
Latte e derivati, cavoli e verdure, frutta, legumi secchi, noci, ma anche acque minerali calciche: queste le fonti a cui affidarsi per trovare il prezioso elemento. Bevendo infatti 1,5 litri di acqua minerale ricca in calcio è possibile assumere oltre il 30% del fabbisogno giornaliero di questo minerale, mantenendo così un bilancio idro-salino costante e salutare per l’organismo.
Purtroppo però nei bambini il consumo di acqua risulta frequentemente troppo limitato, molto spesso per una mancata educazione al consumo adeguato: è quindi importante che gli adulti invitino i bambini ad idratarsi costantemente durante tutta la giornata, fornendo pochi sali minerali ai più piccoli ed una maggior quantità negli anni successivi. Anche col passare del tempo mantenere un adeguato equilibrio idro-elettrolitico è fondamentale, soprattutto considerando che con l’aumento dell’età diminuisce il senso della sete, ma non la necessità fisiologica di calcio quotidiano: particolare questo che spesso aumenta il rischio di incorrere in una Frattura da fragilità.
Portarsi dietro una bottiglietta d’acqua ed offrirla a grandi e piccini contribuirà ad insegnar loro come mantenere costanti i livelli di idratazione corporea durante tutto l’arco della giornata: buona abitudine che, insegnata fin da giovani, permetterà a tutti di crescere (ed invecchiare) forti dentro e fuori. Rialzarsi dopo una caduta risulterà così facile come bere un bicchier d’acqua.
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