Se la terapia antibiotica si è prolungata più del dovuto o l'antinfiammatorio non ha fatto passare il dolore alla spalla che vi tormenta, se l'antistaminico vi ha fatto addormentare o il diuretico non ha avuto l'effetto sperato forse è colpa di ciò che avete mangiato o bevuto. Sembra strano eppure è proprio così; ci sono alcuni cibi e bevande che contrastano o addirittura vanificano gli effetti benefici delle terapie prescrittevi.
E questo vale anche per vie di somministrazione diverse da quella orale. In realtà, dovrebbe essere il medico di famiglia a fornire al paziente, insieme alla Posologia della terapia, la lista degli alimenti da evitare e quelli da preferire perché il trattamento abbia effetto.
Ad esempio, è sconsigliabile associare
Inoltre, l'assunzione di latticini (così come quella di carne rossa, o di
Alcuni farmaci, quali cortisone, psicofarmaci o insulina, generano nei pazienti una forte ritenzione idrica, facendolo aumentare di peso. Anche in questo caso, è la dieta che dà una mano alla regolazione della ritenzione. Infatti, poiché la Terapia non può essere sospesa, è necessario contrastare l'effetto collaterale prodotto con determinati cibi.
Via libera, quindi, a tutti gli alimenti ricchi di potassio, soprattutto frutta e verdura, e riduzione drastica di insaccati, formaggi stagionati e tutti quei cibi che contengono sale. Chi segue una terapia anticoagulante farebbe bene a tenere alla larga cavoli, broccoli e lattuga perché questi cibi, ricchi di vitamina K, alterano fortemente l'esito del trattamento, così come chi assume digitale deve evitare, per lo stesso motivo, il burro, la crusca e tutti i cibi contenenti sale.
Se vi curate con le erbe, non dovete porre meno attenzione. Ci sono, infatti, dei prodotti che interagiscono, allo stesso modo degli alimenti, con i farmaci, provocando danni all'Organismo o vanificando la terapia.
Ad esempio, il salice, che ha gli stessi principi attivi dell'acido acetilsalicilico, se preso insieme a questa ne potenzia l'effetto danneggiando la mucosa gastrica; il ginseng, invece, diminuisce l'efficacia degli antipertensivi ed aumenta il rischio di effetti collaterali nei trattamenti contro il diabete. Inoltre, c'è un aumento del rischio di emorragia nell'assunzione combinata di gingko biloba e anticoagulanti e aglio e anticoagulanti.