Mangiare bene è importante sia per noi stessi che per il pianeta. Questa l’estrema sintesi di uno studio pubblicato sul Proceedings of the National Academy of Sciences, promosso dall’Università di Oxford (Gran Bretagna).
Secondo i ricercatori, infatti, da un lato il sistema alimentare è responsabile di più di un quarto di tutte le emissioni di gas serra; dall’altro una dieta non sana è tra le principali cause di morte.
Meno carne, più frutta e verdura
Come, quindi, apportare benefici sia a noi che all’intero pianeta? La risposta sta nel mangiare meno alimenti di origine animale. Insomma, largo spazio a frutta e verdura.
Per di più, un regime alimentare più salubre apporterebbe anche dei benefici economici: “il valore monetizzato del miglioramento della salute - sostengono gli studiosi - potrebbe essere paragonabile ai benefici ambientali dei danni evitati dal cambiamento climatico”.
Nel riassunto dello studio, entrando nel dettaglio della ricerca, si legge che “ciò che mangiamo Influenza notevolmente la salute personale e l’ambiente che ci circonda. Analisi recenti hanno evidenziato i benefici ambientali e salutari grazie alla riduzione degli alimenti di origine animale”.
Inoltre, “la transizione verso diete a base vegetale potrebbe ridurre, da oggi al 2050, la mortalità globale dal 6 al 10% e le emissioni di gas serra legate al cibo dal 29% al 70%”.
“Nel complesso - sottolineano gli studiosi - si stima che i benefici economici nel caso di diete migliorate potrebbe variare da 1 a 31 miliardi di dollari, ovvero l’equivalente dallo 0,4% al 13% del prodotto interno lordo globale (PIL) nel 2050”.
I ricercatori, infine, sono convinti che un’alimentazione vegetariana eviterebbe 7,3 milioni di morti in meno ogni anno, mentre con una dieta vegana si arriverebbe ad evitare 8,1 milioni di decessi all’anno.
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