L’acido piruvico è un importante metabolita già presente nel corpo umano e partecipa sotto forma di piruvato a importanti processi biochimici sia anabolici che catabolici (es. glicolisi, lipolisi, sintesi proteica, gluconeogenesi). Esso fu scoperto nel 1835 dal chimico svedese Jöns Jacob Berzelius che gli attribuì il nome di “piruvico” poiché ottenuto dalla piroscissione dell’acido tartarico (pirolisi).
Dal punto di vista chimico l’acido piruvico è una piccola molecola appartenente alla famiglia degli alfa chetoacidi ed è presente anche nella frutta e nel resto del regno vegetale.
Acido piruvico: i benefici per la pelle
Grazie al suo basso pH, l’acido piruvico svolge un’azione cheratolitica e viene pertanto impiegato in dermatologia come sostanza esfoliante.
Per le sue piccole dimensioni (appena tre atomi di carbonio) riesce a farsi strada tra i cheratinociti più superficiali dell’epidermide (effetto peeling superficiale), uniformando sia la luminosità che il colorito cutaneo. Una volta giunto nel Derma papillare, l’acido piruvico manifesta la sua azione biologica creando una lieve reazione infiammatoria (eritema da vasodilatazione) e stimolando la formazione di nuove fibre Collagene.
Per il suo effetto schiarente è spesso impiegato all’interno dei dermocosmetici utilizzati per il trattamento del cloasma, da solo o in associazione ad altri acidi naturali (es. acido mandelico).
L’acido piruvico per il trattamento dell’acne
L’acido piruvico è presente anche in alcuni dermocosmetici impiegati per il trattamento dell’acne (es. creme, maschere, gel, lozioni, detergenti, etc) poiché possiede una buona azione seboregolatrice e cheratolitica.
All’interno delle creme antietà svolge un effetto peeling sull’epidermide e un’azione stimolante sul derma (es. fibre elastiche, fibre collagene). È un acido solitamente maneggevole e ben tollerato, ma la sua azione irritante, utile quando gestibile, aumenta in maniera proporzionale alla sua concentrazione all’interno di un dermocosmetico.
L’acido piruvico viene impiegato a percentuali molto più alte (es. 40%) in medicina estetica, all’interno di alcuni peeling medici limitati all’uso ambulatoriale e professionale. Nel trattamento degli esiti postacneici, la maggior parte dei peeling chimici vengono effettuati quando l’acne è ormai regredita. I peeling a base di acido piruvico, sono solitamente ben tollerati anche con Acne ancora in corso, ma vanno evitati durante la stagione estiva.
Dopo aver praticato un peeling all’acido piruvico è importante utilizzare una crema solare con alto fattore di protezione. Nei dermocosmetici per uso domiciliare l’acido piruvico si trova solitamente in percentuali molto più basse. Pur avendo una lieve attività antimicrobica, l’acido piruvico è una sostanza che rispetta e non altera il microbioma cutaneo.