Si chiama Day-Hospital quel tipo di assistenza che prevede, per il malato, una degenza breve, limitata alle sole ore della giornata.
Ai benefici effetti sulla psiche dell'assistito somma il minor costo sanitario, perché si evita il ricovero notturno. Sembrerebbe il futuro dell'assistenza sanitaria: vediamo in pratica in che cosa consiste.
Che cos'è
È una forma di assistenza che permette al paziente di usufruire delle cure ospedaliere, evitando però il ricovero prolungato oltre le 24 ore. Il Day hospital consente a coloro i quali hanno bisogno di cure mediche ospedaliere di recarsi nel centro prestabilito e sottoporsi alle terapie del caso.
Il tutto avviene in giornata e, quindi, è possibile per il paziente rientrare presso il proprio domicilio senza la necessità di trascorrere la notte nella struttura ospedaliera. L'applicabilità del Day Hospital è ovviamente dipendente dalle forme di assistenza di cui necessita il soggetto interessato. Per INTERVENTI complessi dove è prevista un'anestesia totale è il più delle volte inapplicabile.
Dal punto di vista amministrativo, è considerato però un vero e proprio ricovero e come tale viene regolamentato. Non mancano in ogni caso, gli svantaggi: se il paziente risiede a diversi chilometri dall'ospedale, in questo caso, per cure in Day-Hospital, prolungate nel tempo, è costretto a costose e faticose trasferte che il ricovero notturno gli eviterebbe. In genere, inoltre, quando il malato ha bisogno dell'assistenza dei suoi familiari, gli orari mal si conciliano con i normali impegni di lavoro di chi deve assistere i propri cari.
Quando è nato
Possiamo considerare atto di nascita del Day Hospital, o meglio delle "attività di ospedalizzazione a ciclo diurno", la legge 595 del 23 ottobre 1985. Nell'ambito delle norme relative alla programmazione del piano sanitario nazionale 1986-1988, si faceva espresso riferimento al Day Hospital come conseguenza delle misure di riorganizzazione e di ridimensionamento dei posti letto. Si stabiliva cioè di destinare all'assistenza a ciclo diurno gli spazi e i letti in eccedenza.
Che cosa dice la legge
Secondo il decreto ministeriale del 19 marzo 1988, il Day Hospital è un "modello organizzativo e operativo attuato nell'ambito di strutture autorizzate all'esercizio di attività di ricovero e cura".
Nelle USL, l'attivazione obbligatoria di posti letto per l'assistenza a ciclo diurno, limitata perciò alle ore del giorno, veniva via via introdotta, negli anni novanta, in seguito agli interventi per la prevenzione e la lotta contro l'AIDS.
L'obbligo veniva poi esteso alle Regioni, alle quali, in ultima analisi, fanno capo le aziende ospedaliere. Oggi sono le giunte regionali a decidere e autorizzare l'attivazione di posti letto in Day Hospital nelle strutture di assistenza pubblica. Negli ultimi due anni, sulla base dei requisiti minimi richiesti dalla riforma sanitaria, le amministrazioni locali hanno emanato una serie di delibere per definire le linee guida per il funzionamento del Day Hospital.
Che cosa si fa in Day Hospital
Per le caratteristiche stesse del tipo di assistenza non è possibile elencarne tutte le possibili applicazioni. Le cure prestate in Day Hospital, infatti, ricoprono diversi settori dell'attività sanitaria. Molti reparti ospedalieri sono dotati di questo servizio e nei più grandi ospedali italiani l'assistenza "diurna" è praticata per quasi tutte le specialità.
In genere, possiamo dire che il paziente usufruisce del Day Hospital quando deve sottoporsi a un ciclo di cure ripetuto nel tempo (quando per esempio soffre di una malattia cronica) o quando deve subire uno di quei piccoli interventi che hanno bisogno di preparazione e assistenza gestibile in un intervallo di tempo massimo di sei ore.
Caratteristiche dell'assistenza
Con la prescrizione del medico di base, il paziente si rivolge al più vicino ospedale per l'assistenza richiesta e, in base alle caratteristiche delle cure necessarie e al parere dello specialista consultato, è l'ospedale a decidere se il tipo di intervento necessita di Day Hospital.
Per essere espletate, le cure prestate in Day Hospital devono rispondere a determinate caratteristiche: la degenza del paziente in ospedale deve essere limitata alle ore diurne, l'assistenza deve essere di tipo multi specialistico, la Terapia deve implicare per il paziente un periodo di osservazione medica che non vada oltre la durata della giornata.
Si può prevedere,quindi, la formula day hospital per malati che devono sottoporsi a diversi tipi di esami clinici e che richiedono, cioè, l'intervento di più medici specializzati in discipline differenti, oppure di malati cronici sottoposti a terapie cicliche, a controlli periodici: l'assistenza ai malati di AIDS, la dialisi, la cura dell'epilessia, i controlli a un peace maker; alcuni interventi dermatologici, come il trattamento della psoriasi o l'asportazione dei nei, vengono effettuati in Day Hospital. Rientrano in quest'ambito, infatti, diversi tipi di interventi chirurgici ed esami che richiedono l'utilizzo della sala operatoria.
Possono essere assistiti in Day Hospital anche quei pazienti nei quali la somministrazione di alcuni farmaci va eseguita sotto stretto controllo: un classico esempio è quello della chemioterapia. Infine si ricorre al Day Hospital per vari trattamenti definiti riabilitativi: le sedute di rieducazione ortopedica e più in generale di fisioterapia, ma anche la rieducazione cardio respiratoria per chi, per esempio, ha subito un trapianto ai polmoni e deve praticamente imparare nuovamente a respirare ed ancora le sedute di correzione per alcune dislessie.
Come funziona
Una volta valutata la necessità dell'assistenza in Day Hospital, al paziente viene assegnato un numero di ricovero e attribuita una vera e propria cartella clinica, che verrà debitamente compilata con tutte le terapie effettuate.
L'ospedale ha poi l'obbligo di archiviare tale cartella insieme alla documentazione originale, che rimane pertanto a carico dell'ospedale. Inoltre, ha l'obbligo di dimettere il paziente con una "lettera di dimissioni" da inviare al medico curante, in modo da assicurare all'assistito la continuità terapeutica. Il Day Hospital, come si può vedere, viene regolamentato come un vero e proprio ricovero. Per ottenere, infatti, la documentazione originale sull'esito degli esami a cui ci si è sottoposti bisogna presentare domanda di copia della cartella clinica.
Quanto costa
Il Day Hospital anche in fatto di costi segue lo standard che il Servizio Sanitario Nazionale prevede per il ricovero ospedaliero tradizionale. Laddove il paziente è affetto da patologie croniche, infatti, ed è prevista l'esenzione dal ticket, questa soluzione viene mantenuta per lo stesso Day Hospital. Nel caso in cui, invece, l'esenzione non è prevista per il ricovero allora questa non sarà possibile nemmeno per il Day Hospital.
Funzioni e responsabilità
Di ogni unità operativa, di ogni singolo reparto, è responsabile il primario, a cui compete la gestione delle tre funzioni di reparto: degenza, ambulatorio, Day Hospital. Il primario può però delegare tale gestione, creando un responsabile di degenza, di ambulatorio e Day Hospital.
Tipologie del servizio
Il modello di assistenza sanitaria del Day Hospital può essere distinto in quattro aree, a seconda del tipo di intervento:
diagnostico:
interessa i pazienti che necessitano di indagini diagnostiche polispecialistiche o che richiedono particolare assistenza. Rende possibile l'accentramento della prestazione sanitaria, perché nel giro di un giorno il paziente può sottoporsi a diversi tipi di esami, che possono andare dalla radiografia, alla visita dell'otorino, alle prove allergiche ecc.;
terapeutico:
riguarda i pazienti affetti da malattie croniche, curati con farmaci o strumenti che richiedono il monitoraggio dello stato del malato per diverse ore;
chirurgico:
è destinato a quei pazienti che necessitano di interventi chirurgici o di esami particolarmente approfonditi che richiedono l'utilizzo della sala operatoria;
riabilitativo:
è indicato per tutti i pazienti che sono sottoposti a terapie di recupero e rieducazione delle funzioni corporee.