La cisti sebacea, chiamata anche cisti epidermoide, è una neoformazione sottocutanea dovuta dall’occlusione delle ghiandole sebacee, responsabili della produzione e della secrezione del sebo. Cosa succede quando una cisti sebacea si infiamma e come si cura?
Che cos’è una cisti sebacea e quali sono le cause
Le cisti sebacee sono delle neoformazioni benigne sottocutanee di forma tondeggiante formatesi in seguito all’occlusione delle ghiandole sebacee, solitamente associate ai follicoli piliferi. Il sebo, ovvero la sostanza prodotta dalle ghiandole sebacee che serve a mantenere la pelle morbida e idratata, si accumula nel tessuto cutaneo e sottocutaneo a causa di questa occlusione, provocando così il caratteristico rigonfiamento e la formazione della cisti.
Le cisti sebacee sono ripiene di materiale liquido o semisolido, composto da un insieme di sebo, cheratina e cellule cutanee morte, e sono dotate di una capsula. Possono formarsi in qualsiasi parte del corpo ma, generalmente, sono localizzate sul cuoio capelluto, sotto le ascelle e a livello dell’inguine. Meno frequenti sono le cisti sebacee sul dorso e sugli arti inferiori.
Cisti sebacea infiammata: cosa fare quando scoppia
Lo sfregamento dei tessuti, l’utilizzo di alcuni deodoranti o creme possono causare l’infiammazione della cisti sebacea, provocando dolore, gonfiore e rossore. In alcuni casi, questi sintomi possono essere accompagnati anche da febbre e la zona interessata può indurirsi.
La possibile rottura, o scoppio, della cisti provoca la fuoriuscita del liquido contenuto e il conseguente sgonfiamento. In questo caso, è sufficiente pulire e disinfettare la parte interessata utilizzando delle garze sterili e, successivamente, contattare un chirurgo per una valutazione più approfondita.
Cosa fare se la cisti non scoppia?
Se non avviene la rottura della cisti sebacea, è opportuno recarsi da un medico per valutare quale trattamento considerare. In alcuni casi, anche una semplice pomata come l’ittiolo o una crema antibiotica aiutano a far regredire l’infiammazione e far riassorbire la cisti.
Nella fase acuta dell’infiammazione, il chirurgo deve praticare un’incisione in modo tale da permettere la fuoriuscita del pus e il riassorbimento, anche se graduale, della cisti. L’incisione si esegue in anestesia locale: si pratica un piccolo taglio sulla pelle per permettere al pus e al materiale sebaceo di fuoriuscire e ridurre l’infiammazione; in molti casi è necessario procedere a medicazioni ripetute per permettere ai tessuti di cicatrizzare correttamente.
Una volta regredita l’infiammazione sarà necessario programmare l’intervento di asportazione in cui la cisti viene asportata con tutta la capsula per evitare che si formi nuovamente.