Ridurre il rischio di cancro si può. Il male più difficile della nostra epoca ha un nemico rappresentato dagli stili di vita sani.
Complessivamente, nel 2022 in Italia sono stati stimati 390.700 nuove diagnosi di cancro, +3,6% rispetto al 2020 e + 4,6% rispetto al 2018. Nonostante i numeri in crescita, la ricerca non si arresta e anche noi possiamo dare al nostro organismo un grosso aiuto per difendersi.
Vediamo in breve i 10 consigli per ridurre il rischio di cancro, raccolti su iniziativa della Commissione europea e riportati da Airc, la Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
Dieci consigli per ridurre il rischio di cancro
1. Non fumare
Il tabacco è la principale causa di decessi e malattie prevenibili nel mondo, nonché la prima causa di tumore maligno. In Europa si stima che circa l'80% dei casi di cancro al polmone sia dovuto al consumo di tabacco, che può essere responsabile anche di tumore nelle altre parti del corpo. Il rischio di sviluppare un cancro è 20-25 volte superiore nei fumatori rispetto ai non fumatori. Anche il fumo passivo è cancerogeno per chi lo inala e per il feto. La buona notizia è che smettere di fumare diminuisce il rischio a qualsiasi età (quindi prima si smette e meglio è).
2. Mantieni il peso nella norma
Sovrappeso e obesità aumentano il rischio di cancro: l’eccesso di grasso corporeo causa infatti infiammazione cronica, altera il metabolismo e influenza alcuni fattori di crescita e ormoni. Queste condizioni favoriscono la crescita di cellule tumorali. Un peso nella norma è invece un ottimo alleato della salute (Calcola il tuo Indice di Massa Corporea qui).
3. Svolgi attività fisica ogni giorno e limita il tempo che trascorri seduto
Come le abitudini alimentari, anche l’attività fisica regolare permette di mantenere un peso “salutare” e di tenere in equilibrio il livello di zuccheri nel sangue, l’insulina e gli ormoni correlati, le infiammazioni e le funzioni immunitarie. È stato stimato che il rischio di sviluppare un cancro è inferiore di circa il 4% per le persone che svolgono un’attività fisica moderata di almeno 30 minuti al giorno.
5. Segui una dieta sana
Per prevenire i tumori è importante mangiare in modo vario ed equilibrato: consumare regolarmente verdura, frutta, legumi e alimenti ricchi di fibra, evitando invece quelli ricchi di zuccheri, di sale e di grassi di origine animale.
6. No all’alcol
Questa sostanza viene metabolizzata nel nostro corpo in sostanze cancerogene, danneggia le cellule epatiche e può aumentare i livelli di alcuni ormoni come gli estrogeni, che a loro volta possono aumentare il rischio di cancro al seno.
7. Evita un’eccessiva esposizione al sole e utilizza le protezioni solari
I raggi ultravioletti (Uv) A e B delle radiazioni solari e dei lettini abbronzanti causano danni alla pelle che nel lungo periodo possono portare allo sviluppo di diversi tipi di cancro, tra cui il melanoma è il più aggressivo. È quindi importante evitare di esporsi alla luce solare diretta quando è molto forte, come nelle ore centrali della giornata, e proteggersi con creme solari (da riapplicare spesso in caso di esposizioni prolungate).
8. Osserva le istruzioni in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro
Alcuni mestieri espongono i lavoratori a un maggior rischio di sviluppare determinati tipi di cancro ma in tutti i paesi dell’Unione Europea è in vigore una legislazione che impone obblighi ai datori di lavoro e ai lavoratori per ridurre l’esposizione alle sostanze cancerogene nei luoghi di lavoro.
9. Sì ai programmi di vaccinazione
In particolare, contro l’epatite B e, per le femmine, contro il papilloma virus. Quasi un quinto dei casi di tumore a livello mondiale è causato da agenti infettivi come virus e batteri. Al vaccino è bene affiancare uno screening regolare.
10. Partecipa ai programmi di screening
Lo screening è un controllo della presenza di cancro o di condizioni che possono causarne l’insorgenza in persone che non presentano sintomi. Per alcuni tipi di tumore maligno, come quello al collo dell’utero e all’intestino, lo screening può prevenirne lo sviluppo; in altri casi, come per la mammografia, consente una diagnosi precoce e quindi terapie meno aggressive.