Primo, saper riconoscere i sintomi
Prima di tutto, bisogna prestare attenzione ai sintomi, in primo luogo il dolore, il Sintomo che caratterizza più di ogni altro l’infarto.
- Caratteristiche del Dolore da infarto (angina): solitamente, ricorda il Prof. Guagliumi, Presidente della GISE, il dolore dell’infarto 'stringe', pesa sul torace, può irradiare al collo, alla mandibola, alle spalle, al BRACCIO sinistro. A volte, nel caso di un infarto inferiore, può essere confuso con un forte mal di stomaco.
- Intensità del dolore: il dolore è in genere intenso e a volte insopportabile, ma vi sono anche pazienti che hanno una soglia del dolore più alta, come i diabetici, per i quali il sintomo può essere più sfumato.
- Altri sintomi infarto non specifici: il dolore può essere accompagnato da altri sintomi aspecifici. Può esservi sudorazione fredda, formicolio al braccio sinistro, nausea, vomito, debolezza e vertigini, ma questi sintomi possono anche non essere presenti.
Secondo, chiamare il 118
La cosa importante da fare, se vi sono sospetti significativi, è chiamare subito il 118 e non aspettare che il disturbo passi da sé. Nel dubbio, il solo farmaco da assumere è l'acido acetilsalicilico, perché nelle prime fasi dell’infarto può favorire la disgregazione del trombo che ha ostruito il vaso coronarico dando origine all’evento.
Dopo l'evento, è importante seguire le indicazioni del medico per ridurre il rischio
Seguire i consigli del medico
- Conoscere i nomi dei farmaci, quando prenderli, in quali dosi e sapere a cosa servono
- Prendere i farmaci agli orari stabiliti associandoli ad abitudini quotidiane: pranzo, cena o colazione
- Non smettere di prendere farmaci di propria iniziativa
Perdere peso
- Adottare un’alimentazione ricca di frutta e verdura e povera di grassi e zuccheri
Fare esercizio fisico
- Tararlo sulle capacità del paziente e a seconda della gravità dell’infarto
- Svolgerlo con regolarità, almeno 3 volte la settimana
- Preferire l’attività aerobica, come cyclette, camminata, danza
Smettere di fumare
- Le sigarette vanno abbandonate, non basta diradarle
Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre 2016
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