Nei giorni successivi alla vaccinazione contro il Sars-CoV-2, alcuni effetti collaterali possono manifestarsi e scomparire, nella maggior parte dei casi, nel giro di pochi giorni.
La loro tipologia, intensità e frequenza dipende dalla reazione del sistema immunitario della persona oltre che da altri fattori soggettivi come l'età e lo stato di salute.
La risposta infiammatoria dei vaccini
La funzione di qualsiasi vaccino - da quelli antinfluenzali a quelli per immunizzazione verso malattie prevedibili – è di provocare una risposta immunitaria nell’organismo che passa attraverso un processo di infiammazione, talvolta associato a normali reazioni fisiologiche.
Queste risposte infiammatorie riguardano perlopiù effetti locali nel punto di iniezione oppure reazioni generali come febbre, stanchezza, mal di testa, dolori, della durata di circa 1-3 giorni.
È normale quindi che l'infiammazione è la prima risposta immunitaria che si genera nei soggetti che si sottopongono alla vaccinazione. Poi, a seconda della diversa risposta individuale alle varie molecole che compongono i vaccini (ma anche all'età e allo stato di salute) si scateneranno effetti collaterali più o meno forti.
Gli effetti collaterali dopo il vaccino anti-Covid-19
Assodato che le reazioni ai vaccini sono individuali, sulla base delle osservazioni ad oggi disponibili rispetto agli effetti collaterali dopo la prima somministrazione di vaccini anti-Covid-19, è risultato che:
- Vaccino Pfizer/BioNTech
Più di 1 persona su 10 ha riscontrato sintomi lievi che si sono risolti in pochi giorni dalla vaccinazione. In particolare, hanno lamentato: dolore momentaneo e gonfiore nel sito di iniezione con arrossamento o prurito passeggeri, stanchezza, mal di testa, brividi, dolori muscolari o alle articolazioni, febbre e diarrea.
- Vaccino Moderna
Due terzi delle persone vaccinate hanno accusato sensazioni di stanchezza, accompagnate da cefalea, nausea e vomito. Frequenti sono stati i casi di febbre transitoria, linfoadenopatia, mialgia e artralgia. Riscontrati anche comuni episodi di dolore e arrossamento in sede di iniezione, anche con tumefazione.
- Vaccino AstraZeneca
È il più recente tra i vaccini anti-Covid ed è dedicato alle fasce di popolazione più giovane. Tra le reazioni avverse segnalate più spesso troviamo: dolore, prurito, gonfiore, arrossamenti o lividi nel luogo di iniezione, affaticamento e sensazione di malessere generale, brividi, mal di testa, nausea, vomito e diarrea, dolore muscolare e articolare, febbre superiore ai 38°C.
Effetti collaterali dopo la seconda dose di vaccino
Anche in questo caso, dai primi studi osservazionali, anche dopo la seconda dose, sono emersi sintomi propri della malattia ma di intensità, in generale, più lieve. Tra le reazioni lamentate vi sono: mal di testa, gastroenteriti, febbre e dolori muscolari e articolari con dita intorpidite, rigidità al braccio e soliti gonfiori nella zona d’iniezione.
Ricordiamo che, fra la prima e la seconda dose di vaccino anti-Covid devono passare diversi giorni, e nello specifico: 3 settimane nel caso del vaccino Pfizer-BioNTech, 4 settimane nel caso del vaccino Moderna e da 4 a 12 settimane per quello di AstraZeneca.
Secondo i primi test, l’efficacia dei vaccini anti-Covid rispetto all’immunità al Sars-CoV-2, non è immediata ma si ottiene:
- a partire da 7 giorni dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino Pfizer-BioNTech;
- dopo 14 giorni dalla seconda somministrazione di vaccino Moderna;
- dai 7 ai 10 giorni dopo la seconda dose di vaccino AstraZeneca.
Cosa fare in caso di sintomi persistenti
La maggior parte degli effetti collaterali sono stati di severità da lieve a moderata e di solito si sono risolti entro pochi giorni dalla vaccinazione (circa 1-3).
Qualora i sintomi avversi dovessero preoccupare o aggravarsi è consigliabile parlare subito con un medico, anche attraverso teleconsulto mediante chat privata su Paginemediche.