L’aumento delle temperature e del numero di ore di luce che accompagnano l’arrivo della primavera possono avere un impatto importante sulla pelle con psoriasi.
Ecco come affrontare i principali fastidi.
Primavera e psoriasi: cosa accade alla pelle?
L’arrivo della primavera porta con sé una combinazione di aria umida, più luce e temperature più calde che in genere sembrano aiutare a ridurre i sintomi della psoriasi. La terapia con la luce (fototerapia), infatti, è uno dei trattamenti più efficaci che i medici usano per contrastare prurito, bruciore e macchie cutanee.
Tuttavia, però alcuni piccoli fastidi come stanchezza, irritabilità e sbalzi d’umore che caratterizzano in genere i cambi di stagione possono aumentare i livelli di stress e impattare negativamente anche sulla psoriasi.
Lo stress, infatti, è un noto fattore scatenante delle riacutizzazioni della psoriasi e va tenuto sotto controllo per evitare il peggioramento dei sintomi.
Come gestire la psoriasi in primavera
Le persone con psoriasi possono imparare a controllare i fastidi che la primavera può avere sulla pelle seguendo alcuni consigli:
- l’esposizione al sole in primavera fa bene ma deve essere graduale e moderata;
- è bene usare la protezione solare per evitare scottature poiché aumentano il rischio di riacutizzazione;
- occhio alle punture di insetti perché creano dei piccolissimi traumi cutanei, che possono causare un peggioramento della psoriasi o la comparsa di nuove lesioni;
- attenzione alla rasatura, i tagli su una pelle già compromessa possono peggiorare la psoriasi;
- per la cura della pelle andranno utilizzati prodotti delicati perché quelli con alcol e fragranze possono irritare e seccare la pelle, soprattutto in presenza di calore e umidità;
- ben venga un po’ di relax, la stagione primaverile è l’ideale per passeggiare, sedersi all'aperto e leggere.