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Sentirsi svenire: cosa fare

Sentirsi svenire: cosa fare

In caso di svenimento, la cosa migliore da fare è sdraiarsi e alzare le gambe per facilitare l'afflusso sanguigno al cervello.
In questo articolo:

Non è raro, soprattutto, ma non solo, durante le giornate di caldo intenso e con una colazione leggera nello stomaco, sentirsi mancare l'aria, cominciare a vedere tutto bianco, barcollare e sudare freddo. Sono i sintomi più comuni dello svenimento, un'improvvisa e temporanea perdita di coscienza causata da una riduzione nell'apporto di sangue al cervello.

Altre cause evidenti di svenimento possono essere un dolore violento, un abbassamento di pressione, un calo degli zuccheri, un'emozione troppo forte.
In sé, lo svenimento non è pericoloso, ma può comportare rischi legati all'ambiente in cui ci si trova o alle mansioni che si stanno svolgendo; una perdita di coscienza in auto, mentre si guida, per esempio, può rivelarsi pericolosa se non addirittura fatale, così come può mostrarsi pericoloso svenire per strada, dove potrebbe essere facile battere la testa su un marciapiede.

Solitamente, a meno che non si sia in posti isolati, c'è sempre qualcuno che, vista la persona in difficoltà, si presta ad aiutarla, ma se riuscite ad accorgervi in tempo di cosa vi sta succedendo, è preferibile che vi sdraiate, dovunque vi troviate, per evitare danni peggiori.

Primo soccorso

Ricordate che è sempre bene far sdraiare la persona svenuta ed alzarle le gambe per facilitare l'afflusso sanguigno al cervello, slacciare i vestiti e, nel caso di uomini, la cintura e la cravatta per permettere una migliore ossigenazione. Se ci si trova in un ambiente chiuso, si può migliorare la ventilazione agitando sul viso un ventaglio o qualcosa che ne faccia la funzione (un giornale, un foglio di carta, un cartoncino, ecc...).

Quando la persona svenuta riprende i sensi, non si deve assolutamente permetterle di alzarsi per almeno mezz'ora per evitare l'insorgenza di un'altra crisi ed è proibito darle da bere alcolici, caffè o somministrarle farmaci.

È invece consigliabile rivolgersi immediatamente al medico qualora un altro svenimento segua alla prima crisi oppure quando si avverte dolore al petto, all'addome o bruciore agli arti o ancora tachicardia e mal di testa; si deve far riferimento al medico anche quando lo svenimento è associato ad emorragie o convulsioni.

In gravidanza

Durante la gravidanza, la donna è più soggetta ad abbassamenti di pressione che possono provocare stanchezza e svenimenti, soprattutto se soffriva già di pressione bassa. In effetti, sia il cambiamento ormonale, sia il metabolismo accelerato dovuto alla necessità di provvedere anche alla crescita del feto, provocano una messa in circolo del sangue con una maggiore velocità rispetto al normale, e quindi una accelerazione del battito cardiaco.

Questa accelerazione, insieme al notevole peso preso durante i mesi di gestazione, provoca nella donna in gravidanza una fatica molto più grande del solito che incide, come in un circolo vizioso, sulla frequenza cardiaca e sulla pressione.

È consigliabile, quindi, che la donna in gravidanza si affatichi poco, che eviti di uscire quando fa molto caldo, che mangi cibi sani e facilmente digeribili e riposi molto. Ovviamente, il caldo può peggiorare la situazione, soprattutto se ci si trova già in una gravidanza avanzata; è consigliabile allora bere molto per ripristinare i liquidi persi con la sudorazione (che in gravidanza è abbondante), mangiare molta frutta fresca (che apporta sali minerali, vitamine e zuccheri), evitare di vestirsi con materiali sintetici e scegliere le ore più fresche per uscire di casa.

 
Ultimo aggiornamento: 14 Luglio 2023
4 minuti di lettura

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