Chi è genitore lo sa: quando nasce un bambino, uno dei dubbi più diffusi riguarda il sonno e in particolare le posizioni giuste per i piccoli. I neonati devono dormire sulla schiena o è meglio a pancia in giù? Si possono utilizzare cuscini? È pericoloso coprirli con una coperta?
Ecco quali sono le raccomandazioni per una nanna sicura.
I neonati nella culla possono dormire a pancia in giù?
Come riportato dall’Istituto Superiore di Sanità, la posizione corretta in culla del neonato è a pancia in su, per prevenire il rischio di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome - Sindrome della morte improvvisa del lattante) o “morte in culla”, che colpisce i neonati nel primo anno di vita, principalmente fra i 2-4 mesi.
È importante, inoltre, scegliere una superficie piatta e rigida in modo da avere la schiena ben distesa, evitando cuscini o materiali soffici e voluminosi.
Niente paura per il rigurgito! Questa posizione, infatti, non comporta maggiori rischi per il bambino. Anzi, secondo alcuni studi scientifici effettuati, la posizione prona è più pericolosa perché il rigurgito potrebbe arrivare più facilmente alla trachea per la forza di gravità, con il rischio di soffocamento. In posizione supina, invece, la tosse aiuta il piccolo a espellere più facilmente il contenuto dello stomaco.
I consigli per genitori
Posizionare il bambino a pancia in su non è l’unica precauzione da prendere. Per garantire un sonno sicuro, i genitori possono mettere in atto alcuni comportamenti:
- Far dormire il bambino nel suo lettino, su un materassino rigido e senza cuscino, senza giocattoli "soffici".
- Non fumare e non tenere il bambino in ambienti dove si fuma.
- Non coprirlo troppo, facendo attenzione che la testa non sia coperta dalle lenzuola e che i piedi tocchino il fondo del lettino per evitare che il bambino scivoli sotto le coperte durante il sonno.
- Non tenerlo in ambienti troppo caldi (la temperatura ambientale ideale è di 20 - 23 C°) o vicino a fonti dirette di calore.
- Allattare il bambino al seno materno.
Per qualsiasi altro dubbio non esitare a parlarne con il pediatra di fiducia oppure richiedi un consulto privato a uno dei nostri specialisti attraverso il Teleconsulto. Riceverai una risposta in poche ore.