È una moda, talvolta un vanto con parenti ed amici, ma per i bambini l'attività fisica è molto di più.
È innanzitutto una buona abitudine, che si porteranno dietro anche da grandi; inoltre, l'esercizio fisico dà loro la possibilità di prevenire malattie cardiovascolari e Diabete ed aiuta i bambini a raggiungere uno sviluppo armonico del proprio corpo. Inoltre, soprattutto in età prescolare, l'attività sportiva, meglio se di squadra, favorisce la socialità perché è vissuta più come gioco tra coetanei.
Dai 3 ai 6 anni lo sport più indicato è il nuoto, che insegna a coordinare i movimenti e a prendere confidenza con l'acqua. Se però il bambino è magrolino, probabilmente potrà sentire freddo anche nella piscina più riscaldata; in questo caso, allora, è meglio fargli fare un'arte marziale oppure la ginnastica, che tendono ad irrobustire il corpo e a sviluppare il senso di equilibrio.
Il nuoto ha anche il pregio, nei casi di piccoli difetti, di aiutare la schiena a raddrizzarsi, a seconda dello stile praticato. È importante, comunque, accertarsi, vista la facilità con cui i piccoli si stancano a questa età, che l'istruttore alterni fasi di attività con fasi di risposo.
Tra i 6 ed i 10 anni, il bambino che ha cominciato il nuoto può continuarlo senza problemi; anche se fa ginnastica o un'arte marziale può continuare questo tipo di attività; l'importante è, però, cominciare a dargli delle direttive a cui dovrà attenersi, perché il semplice gioco si trasformi gradatamente in disciplina sportiva. È l'età critica della socializzazione, quindi anche uno sport di squadra potrà andare bene.
Se il bambino ha qualche allergia particolare, il nuoto resta sempre la scelta migliore, innanzitutto perché in acqua non viene a contatto con allergeni e poi perché gli esercizi respiratori per aumentare la resistenza sott'acqua gli permettono di fare un altro tipo di ginnastica, quella dei polmoni, che lo aiuterà nelle crisi allergiche.
Tra i 10 ed i 14 anni vanno preferiti gli sport che puntano sull'attenzione e sulla socializzazione. Allora, via libera al tennis, alla pallavolo, alla pallacanestro, al calcio. L'ideale, in questo periodo piuttosto difficile della vita, per una ragazzina sarebbe la danza; questa attività la costringerebbe a stare davanti allo specchio per coordinare i movimenti e le permetterebbe così di instaurare un rapporto particolare con il proprio corpo e tenere 'sotto controllo' i numerosi cambiamenti che questa età implica.
Per quanto riguarda i maschietti, l'ideale è appunto un gioco di squadra, meglio il Calcio, perché permette loro di confrontarsi con gli altri compagni e sentirsi più a proprio agio anche nei cambiamenti che avvengono nel loro corpo. Un altro sport da privilegiare, soprattutto se ha la Scoliosi, molto frequente in questa età, è l'atletica leggera.
Il fatto che l'atletica sia suddivisa in numerose e diverse discipline sportive, aiuta a correggere il difetto senza costringere il ragazzino, o la ragazzina, a frequentare un corso di ginnastica correttiva, che potrebbe essere imbarazzante dal punto di vista psicologico.