Per i bambini, si sa, è molto facile imparare le lingue. Questo accade perché il cervello dei bambini è come una spugna che assorbe tutto quello che ha a tiro.
Chi ha degli amici o dei parenti stranieri sa benissimo, ad esempio, che è oltremodo facile insegnare ad un bimbo a parlare due lingue madri (è il caso di genitori di nazionalità e lingue diverse), ma bisogna cominciare da subito, in modo che i due linguaggi risultino egualmente naturali alle sue orecchie. Anche se questo però potrebbe provocare un rallentamento nell'apprendimento della scrittura.
Se, invece, non volete un figlio che parli come madrelingua due o tre lingue diverse, ma soltanto un bambino che sappia masticare un po' di inglese o francese, ad esempio, allora l'età ideale per cominciare a familiarizzare con una lingua nuova è 7-9 anni. Ma si potrebbe cominciare anche prima.
Ma perché è così facile per i bambini parlare nuove lingue? È semplice: perché, a differenza dei grandi, quando 'usano' una lingua i bambini non pensano prima nella loro lingua e poi traducono, bensì pensano direttamente nella lingua straniera ed il tutto è facilitato anche da un cervello molto veloce, che riesce a mettere in moto direttamente le aree cerebrali preposte all'apprendimento del linguaggio.
È ovvio, però, che ogni età ha i suoi metodi di apprendimento. Se è vero che i grandi imparano la grammatica e attraverso l'insegnamento di regole fisse da mandare a memoria, con i bambini questi metodi sarebbero completamente fallimentari.
Per loro, infatti, ci sono metodologie di insegnamento tagliate su misura. Un esempio sono i corsi doposcuola che si tengono dentro le mura dell'istituto che vostro figlio frequenta: si gioca in una lingua diversa, così lui potrà divertirsi ed intanto imparare.
Anche a casa è possibile continuare questo tipo di apprendimento. Sfruttate al meglio le cose che gli piacciono: fumetti, cartoni animati, giochi multimediali sono degli ottimi strumenti per permettere a vostro figlio di imparare giocando.