La bassa produzione di latte è un problema che accomuna e impaurisce molte donne, dopo la gravidanza. In genere, una delle preoccupazioni più grandi delle neo mamme è, infatti, proprio quella di non avere abbastanza latte per sfamare il proprio bebè. Innanzitutto, al di là delle problematiche che adesso affronteremo, il primo consiglio è quello di stare tranquille perché ogni donna può allattare il proprio bambino per il tutto il tempo che desidera. La produzione di latte materno, infatti, è garantita proprio dalla poppata: più a lungo il bambino succhia il latte, più a lungo questo verrà prodotto.
Benefici dell'allattamento materno
Allattare il neonato al seno fa bene sia al bambino che alla donna. Se, infatti, tale pratica protegge il bambino dalla diarrea e dalle infezioni acute alle vie respiratorie, stimola il suo Sistema immunitario ed agevola lo sviluppo neurologico, diminuendo le probabilità di far ammalare il bimbo di polmoniti, Asma, infezioni gastrointestinali e allergie, i benefici si contano anche sulla salute delle mamme. Allattamenti protratti nel tempo, infatti, giovano alla salute della donna, aumentando la distanza fra una gravidanza e l’altra e salvando milioni di vite ogni anno grazie alla riduzione del rischio di cancro al seno.
Le cause di una scarsa produzione
Vi sono però dei casi in cui il latte che il corpo produce è davvero poco. Le cause possono essere molteplici. Innanzitutto è possibile che ciò accada perché al neonato vengono dati anche altri alimenti e liquidi, fattore che diminuisce l'appetito e dunque il tempo passato attaccato al seno. Altra causa va rintracciata nella difficoltà e nel disorientamento di cui può soffrire il bambino nel succhiare a causa dell'Alimentazione al biberon o all'uso del succhiotto. Le poppate non sono abbastanza lunghe, frequenti o quelle notturne vengono interrotte troppo presto? Anche questa può essere una causa della scarsa presenza di latte. Uno scarso flusso di latte dà in qualche modo al seno un segnale per interrompere la produzione di latte.
Esistono però delle cause che vanno rintracciate anche nel modus vivendi della donna stessa. Ad esempio, se la neo mamma è insicura, sta prendendo dei farmaci, soprattutto dei contraccettivi, è affaticata, ammalata o ha una scarsa quantità di tessuto ghiandolare, questo può influire sulla buona o cattiva riuscita di una poppata. Ma non è ancora tutto. Tra le altre cause si possono annoverare anche l'utilizzo di un paracapezzolo, il dormire lontana dal bambino o l'avere un apporto estremamente basso di cibo e liquidi.
Falsi miti da sfatare
Come per ogni cosa, anche per quanto concerne l'allattamento si sono creati nel tempo dei falsi miti che vanno sfatati perché non corretti. Innanzitutto c'è chi sostiene che la birra faccia aumentare la produzione di latte. Non c'è nulla di vero in questo. Non solo infatti non aumenta la secrezione, ma se consumata in modo eccessivo può anche far male al bambino. Altro falso mito riguarda il consumo di caffè o bevande che contengono caffeina nonché l’aglio, la cipolla, gli asparagi e il cioccolato. Non esiste in realtà una dieta giusta per favorire la produzione di latte, ma ciò che è certo che bisogna evitare assolutamente gli alcolici. Importante è anche sfatare il mito del "mangiare per due". Come lo è in gravidanza, allo stesso tempo è sbagliato farlo durante l'allattamento. Le donne che allattano dovrebbero soltanto idratarsi di più e più spesso.
Soluzioni
Esistono dei consigli da seguire per aumentare la produzione di latte. Innanzitutto ad ogni poppata la madre dovrebbe offrire entrambi i seni, incoraggiando il bambino a mangiare con più frequenza e più a lungo, sia durante il giorno che la notte. Nel corso della giornata infatti dovrebbero susseguirsi almeno 10-12 poppate. È importante eliminare l’uso di tettarelle e succhiotti e se sono necessarie delle aggiunte al latte materno, è consigliabile darle con un cucchiaino o un bicchierino. Cambiare metodo contraccettivo se si usa la pillola estro-progestinica, nonché aumentare l'assunzione di cibo se troppo bassa. La donna che allatta ha infatti bisogno di circa 700 calorie in più rispetto a prima della gravidanza. Eliminare lo stress attraverso lunghi riposi tra una poppata e l'altra, quando possibile. Si consiglia inoltre di utilizzare i galattogoghi tradizionali (cibi o bevande ritenute capaci di aumentare la produzione di latte), ma se il neonato rifiuta proprio di bere dal seno materno, spremere il latte dal seno e darlo con una tazzina o un bicchierino, o con un dispositivo per la supplementazione, una siringa, un cucchiaino, o col contagocce.
Altro fattore assolutamente da non sottovalutare è che se anche la produzione di latte non è ancora sufficiente, ciò non significa che il bambino stia assumendo quello adeguato per la sua crescita. In questo caso la mamma può aver bisogno di dare al neonato del latte artificiale, finché la produzione non aumenta ed il bambino non riprende a crescere.
Per approfondire guarda anche “Allattare una tripletta”