Diventare genitori è un vissuto che rivoluziona completamente la relazione coniugale, visto che da coppia si diventa triade e spesso non si è adeguatamente preparati a questo evento, che da un lato porta gioia, soddisfazione, ma dall’altro comporta spesso una profonda crisi nella coppia.
Che cosa si intende per crisi di coppia
La nascita di un bambino è la più forte crisi transizionale che una coppia attraversa. Si parla di vera e propria crisi dato che si rompono gli equilibri: quell’idillio costruito con impegno, energie, tempo si va a frantumare, non ci si comprende, non ci si ascolta, i litigi si fanno frequenti, ci si sente trascurati e soli.
Da coppia a famiglia: perché la nascita di un figlio genera una crisi?
La nascita di un figlio trasforma in modo sostanziale la relazione coniugale, è inevitabile. Quando arriva un neonato, i due partner si trovano a dover riorganizzare i rapporti, i compiti allo scopo di dare spazio fisico e mentale al nuovo arrivato, cercando di mantenere uno spazio anche per la coppia.
Il tempo e le energie sono principalmente rivolti verso di lui o lei, per cui si tende sia a trascurare la coppia sia dal punto di vista romantico, intimo e sessuale, sia può venir meno la complicità, mentre si cerca a tutti i costi invece di dare più peso e spazio alla solidarietà, all’aiutarsi a vicenda, al sostenersi e all’investimento pratico.
Tutti aspetti necessari, ma che possono portare a far saltare l’intimità e l’erotismo, come se fosse qualcosa di secondario o meno importante. La stanchezza, la routine di tutti i giorni, le energie investite sul neonato, la tendenza a trascurarsi fanno sì che l’eros venga chiuso nel cassetto.
Come cambia la relazione con il partner
Nella gestione di un bambino, di solito il maggiore impegno viene richiesto e dato dalla madre e questo potrebbe far sentire il padre trascurato, inutile, messo in disparte.
A volte scatta nell’uomo anche una sorta di inconfessabile gelosia, in quanto il figlio è per la madre l’oggetto delle sue principali attenzioni; un uomo può sentirsi spodestato, in questo senso. Facile che nascano discussioni sia sulla gestione familiare che per la suddivisione di mansioni e responsabilità, ma anche per le scelte inerenti la gestione del figlio.
La sessualità viene meno, sia per difficoltà pratiche rispetto alla mancanza di tempo e di energie da investire, sia per un fisiologico cambiamento corporeo della donna, che avrà bisogno di tempo per tornare quella che era prima, a causa degli ormoni e del cambiamento del suo corpo.
Come capire che si sta vivendo una crisi di coppia?
Per capire se si stia vivendo una crisi di coppia, ci sono dei campanelli di allarme da considerare:
- continue discussioni anche su argomenti futili
- non si comunica in modo sereno
- la comunicazione, quando avviene, è caratterizzata da toni accusatori
- si alza la voce, si offende o sminuisce
- non si trova il modo di collaborare
- non ci si ritaglia uno spazio personale solitario
- non ci si sente né ascoltate/i, né tanto meno comprese/i.
Come gestire una crisi di coppia dopo un figlio
Nel caso in cui ci si renda conto che si sta vivendo una crisi di coppia, è importante ritagliarsi del tempo solo per la coppia senza la presenza del bebè, per dare anche spazio all’intimità, per ritrovare un nuovo equilibrio, cercando di considerare e rendere partecipe il/la partner quando si è in tre, provare a fare squadra, a collaborare in modo ragionato e condiviso, senza trascurarsi sia a livello fisico che emotivo.
Fondamentale anche la comunicazione, parlando e comunicando, cercando anche di incoraggiarsi vicendevolmente. Si può chiedere una mano alla famiglia nel caso ci sia e sia disponibile, così come cercare il confronto con altri genitori. Ovviamente è necessario valutare se sia il caso di richiedere aiuto psicologico.