La pillola anticoncezionale è uno dei metodi contraccettivi più utilizzati ed efficaci al mondo capaci di inibire l'ovulazione e proteggere dalle gravidanze indesiderate combinando piccole quantità di ormoni simili a quelli normalmente prodotti dalla donna.
Tuttavia, nonostante la scienza abbia fatto enormi progressi e le cosiddette pillole di nuova generazione abbiano ridotto notevolmente i dosaggi di estrogeni e progesterone – oltre che sensibilmente diminuito gli effetti indesiderati –, è doveroso segnalare alcune controindicazioni legate all’utilizzo della pillola anticoncezionale.
Quando è sconsigliata la pillola anticoncezionale?
Nella maggior parte dei casi il rischio di complicazioni serie legate all’uso della pillola anticoncezionale è minimo ma essere fumatrice, avere il diabete o soffrire di malattie circolatorie, epatiche, renali, sono tutti fattori che vanno immediatamente comunicati al ginecologo perché possono predisporre a patologie cardiocircolatorie.
Studi scientifici dimostrano che, a seconda della dose di estrogeno e dal tipo di progestinico presente nel composto, la pillola aumenterebbe il rischio di malattie vascolari come la trombosi venosa. Questi ormoni, infatti, rallenterebbero la circolazione del sangue nelle gambe e per questo, in condizioni particolarmente predisponenti, potrebbero facilitare la formazione di coaguli.
Nello specifico, ecco quali sono i fattori di rischio che possono rendere controindicato l’uso della pillola anticoncezionale:
- il vizio di fumare oltre 15 sigarette al giorno è una controindicazione assoluta all’utilizzo della pillola, tanto più se riferita a donne di età superiore ai 35 anni, in quanto provocherebbe possibili problemi di trombosi e malattie della coagulazione;
- sebbene i contraccettivi ormonali di terza generazione non provochino un effetto considerevole sul metabolismo degli zuccheri come le precedenti pillole, è emerso che soprattutto le giovani donne con una storia familiare di diabete, obese o quelle con sindrome da ovaio policistico, abbiano maggiore rischio di sviluppare il diabete di tipo 2;
- chi soffre di ipertensione o malattie cardiache dovrebbe mettere subito al corrente il ginecologo per non incorrere in problemi più gravi come eventuale infarto o ictus;
- pregresse malattie epatiche o della cistifellea possono peggiorare il quadro clinico se associate a cure ormonali;
- obesità e/o l'ipercolesterolemia predispongono al rischio cardiovascolare a prescindere dall’uso di contraccettivi in pillole;
- nelle giovani donne che soffrono di emicrania severa aumenterebbe il rischio di ictus;
- l’effetto di alcuni farmaci come sedativi barbiturici, antiepilettici, antifungini, antidepressivi, può essere influenzato dall’uso della pillola per rischiose interazioni farmacologiche.
In tutti questi casi la pillola e anche gli altri contraccettivi ormonali non sono indicati ma attentamente valutati con il medico.
Complicazioni legate all’uso della pillola
L’uso della pillola generalmente può comportare reazioni soggettive che dipendono da molti fattori diversi. Le complicanze più diffuse si manifestano nei primi mesi di utilizzo e possono riguardare:
- Ritenzione idrica
- Mal di testa
- Tensione al seno
- Nausea leggera
- Spotting e perdite vaginali.
Solitamente questi disturbi tendono a scomparire da soli ma se così non fosse è necessario valutare un cambio di pillola con dosi/ormoni differenti, sotto diretto controllo medico.
La pillola non fa ingrassare e previene i tumori
Il diffuso timore che assumere la pillola anticoncezionale provocherebbe un aumento del peso ponderale è una credenza legata alle pillole di prima generazione, ovvero quelle ricche di estrogeni e diffuse un bel po’ di anni fa.
Le moderne pillole (a basso dosaggio ormonale) invece, laddove si associassero ad un aumento di peso, non sarebbe ascrivibile ad un accumulo di grasso corporeo catalizzato dal farmaco, bensì ad un aumento della ritenzione idrica provocata da un cambiamento delle abitudini alimentari e/o dello stile di vita.
Anche la presunta correlazione tra l’assunzione della pillola anticoncezionale con l’insorgere di tumore è ormai scongiurato dalle pillole di nuova generazione. Pare, infatti, che gli ormoni contenuti nella pillola ridurrebbero il rischio dei tumori dell’ovaio e dell’endometrio.