- Si deve parlare di pillola anticoncezionale o è più opportuno parlare di pillole anticoncezionali?
- La pillola provoca aumento ponderale e favorisce il formarsi di cellulite e di “capillari” superficiali?
- La familiarità per tumore alla mammella sconsiglia l’uso della pillola?
- L’assunzione contemporanea di antibiotici e di altri farmaci riduce l’efficacia della pillola?
- Cosa fare se si dimentica di assumere la pillola?
- Occorre interrompere la pillola periodicamente per lasciar “riposare l’organismo”?
- In caso di vomito o di diarrea si riduce l’efficacia della pillola?
- Prima di iniziare l’assunzione della pillola, è necessario effettuare degli esami del sangue?
- Si possono assumere continuativamente (senza cioè rispettare i 7 gg di sospensione) due confezioni di pillola anticoncezionale al fine di evitare il ciclo?
Se sì, è possibile con tutti i tipi di pillola? Comporta qualche problema? - Durante l’allattamento, si può assumere la pillola?
- C’è un limite inferiore di età al di sotto del quale è sconsigliato l’uso della pillola?
- Il fumo associato alla pillola accresce il rischio d’infarto e di altre malattie cardiovascolari?
- Pressione alta, trigliceridi e colesterolo fuori norma rappresentano una controindicazione all’assunzione della pillola?
- È opportuno un intervallo di 5-6 mesi dalla sospensione della pillola prima di una gravidanza?
La pillola anticoncezionale o contraccettiva è stata un’autentica rivoluzione nel controllo delle gravidanze. In questa intervista il Dr. Cesare Gentili risponde alle domande più frequenti sulla contraccezione orale.
Si deve parlare di pillola anticoncezionale o è più opportuno parlare di pillole anticoncezionali?
Esistono fondamentalmente due tipi di pillole: una combinata, composta da due sostanze attive in forma sintetica – gli estrogeni e il progesterone, i due ormoni sessuali femminili – e la minipillola, che contiene soltanto la componente sintetica del progesterone.
Tra le pillole combinate, distinguiamo le monofasiche, che contengono la stessa quantità di farmaco in tutte le compresse, e le bi-/trifasiche in cui la percentuale dei due ormoni cambia nelle varie compresse, rispettando farmacologicamente la cronologia del ciclo mestruale.
All’interno di questo tipo di pillola, alcune, al posto del progestinico, contengono sostanze con attività similare ma anche con azione diuretica o anti acneica. Come vedremo nel corso dell’intervista, la prescrizione della pillola va infatti personalizzata.
La pillola provoca aumento ponderale e favorisce il formarsi di cellulite e di “capillari” superficiali?
Le pillole di ultima generazione hanno dosaggi molto bassi che non causano l'aumento di peso. In generale, tuttavia, favoriscono il ristagno dei liquidi e, dunque, possono provocare, in alcune donne, un aumento ponderale, seppur modesto.
Sebbene molte fonti riferiscano l’uso della pillola anticoncezionale come uno dei fattori predisponenti sia della cellulite che dei capillari dilati (teleangectasie), non vi è alcuna evidenza scientifica di correlazione tra i due eventi.
La causa di questi inestetismi non è ancora chiara. Probabilmente, entrano in gioco fattori sia di tipo genetico-costituzionale che comportamentale (quali aumento di peso, gravidanze, vita sedentaria, tipo di attività lavorativa, dieta povera di fibre e di vitamine).
La familiarità per tumore alla mammella sconsiglia l’uso della pillola?
Le formulazioni delle prime pillole, contenenti dosi elevate di estrogeni e di progestinici derivati dal testosterone con marcati effetti androgenici, avevano determinato un aumento del rischio di tumore della mammella. Le nuove formulazioni, con basse dosi di estrogeni (circa un quinto di quelle commercializzate negli anni 1960) e di progestinici con minor attività androgenica hanno praticamente annullato questo rischio.
Dagli studi finora effettuati non emerge alcun rischio aggiuntivo neppure in presenza di familiarità per carcinoma mammario. Anzi, la pillola contraccettiva si è dimostrata avere un’azione protettiva duratura per i tumori dell’endometrio e dell’ovaio.
L’assunzione contemporanea di antibiotici e di altri farmaci riduce l’efficacia della pillola?
L'unico antibiotico di cui è stata documentata una sicura interferenza è la rifampicina, un antibiotico usato per le infezioni tubercolari.
In effetti, è opinione diffusa, anche tra gli operatori sanitari, che la maggior parte degli antibiotici riduca l’effetto contraccettivo della pillola anticoncezionale. Anche molti bugiardini presenti in rete segnalano questa interferenza; tali avvertenze, però, non sono presenti nei bugiardini originali acclusi al farmaco o in quelli pubblicati dall'AIFA (Agenzia Italiana per il Farmaco).
Nel vasto ed eterogeneo campo degli psicofarmaci, le limitazioni riguardano i soli farmaci anticonvulsivanti.
Si consiglia, tuttavia, quando si intraprende una terapia medica in concomitanza con la pillola, di leggere attentamente il bugiardino accluso al farmaco e, in caso di dubbio, di consultare il proprio medico.
Cosa fare se si dimentica di assumere la pillola?
La dimenticanza di una pillola difficilmente pregiudica l'effetto anticoncezionale, soprattutto se ciò si verifica dopo una settimana dall’inizio dell’assunzione.
Nel caso siano trascorse circa 24 ore dall’assunzione dell’ultima pillola, si consigliano due compresse insieme. Se è trascorso più tempo, si consiglia di non interrompere l’assunzione, ma di usare anche sistemi contraccettivi alternativi.
Occorre interrompere la pillola periodicamente per lasciar “riposare l’organismo”?
Non vi è alcun motivo di interrompere periodicamente la pillola anticoncezionale: uno o due mesi di sospensione non hanno alcun effetto sul funzionamento dei vari organi ed apparati. L’interruzione provoca, invece, un aumento del rischio di gravidanza indesiderata, vanificando così l’azione anticoncezionale intrapresa nei periodi precedenti.
Sebbene sia prassi consigliare di non superare 5 anni di assunzione consecutiva, non vi è tuttavia alcuna indicazione scientifica a supporto di ciò.
In caso di vomito o di diarrea si riduce l’efficacia della pillola?
Se il vomito si verifica nelle ore immediatamente successive all’assunzione (considerato che l’assorbimento completo della pillola richiede 5 ore), è necessario assumere una nuova compressa.
Gli episodi diarroici, se si verificano nell’arco di 8-10 ore dall’assunzione del farmaco, possono interferire sull’efficacia contraccettiva. La diarrea deve essere però caratterizzata da abbondanti scariche di feci liquide, molto frequenti nel breve arco di poche ore: in tal caso, anche se il rischio non è facilmente quantificabile, è consigliabile l’assunzione di un’altra pillola.
Prima di iniziare l’assunzione della pillola, è necessario effettuare degli esami del sangue?
Molti ginecologi, prima che una donna inizi l’assunzione del prodotto, sono soliti prescrivere esami del sangue; tuttavia, non esiste una reale indicazione.
Gli esami per valutare un rischio tromboembolico sono da riservare a persone che presentino familiarità per questa condizione. Sono invece da consigliare periodici controlli ematici durante il periodo di assunzione del farmaco anticoncezionale.
Si possono assumere continuativamente (senza cioè rispettare i 7 gg di sospensione) due confezioni di pillola anticoncezionale al fine di evitare il ciclo?
Se sì, è possibile con tutti i tipi di pillola? Comporta qualche problema?
L'assunzione della pillola anticoncezionale senza l’interruzione dei 7 giorni è una prassi abbastanza frequente per evitare le mestruazioni (per esempio in vacanza, in occasione di gare sportive, ecc.). È possibile con tutti i tipi di pillola. Non comporta alcun problema. Al momento della sospensione si verificherà subito la mestruazione. Si potrà poi riprendere l’assunzione della pillola secondo lo schema consueto.
Durante l’allattamento, si può assumere la pillola?
Uno dei metodi contraccettivi da prendere in considerazione durante l’allattamento è proprio la pillola anticoncezionale. Va tuttavia evitata la pillola anticoncezionale classica perché gli estrogeni contenuti nella sua formulazione unitamente ai progestinici possono avere un impatto negativo non solo sulla quantità e qualità del latte (con una minore percentuale di proteine e di grassi), ma anche sulla durata complessiva dell’allattamento.
Per le neo mamme che vogliono attuare un’efficace contraccezione di tipo ormonale è consigliata la minipillola, cosi detta perché, in piccole dosi, contiene solo uno dei due ormoni presenti nella pillola classica, il progesterone.
Il progesterone, infatti, non interferisce sulla produzione e sulla qualità del latte. Alcuni studi hanno addirittura documentato che l’uso della pillola progestinica favorisce la qualità del latte e l’allungamento del periodo di allattamento. A ciò si aggiunga che, diversamente dagli estrogeni, i progestinici non aumentano il rischio trombotico cui la puerpera è più esposta.
C’è un limite inferiore di età al di sotto del quale è sconsigliato l’uso della pillola?
Non ci sono controindicazioni alla somministrazione della pillola anche nelle giovanissime. Se la ragazza è sana e non vi sono alcune specifiche situazioni evidenziate dall’anamnesi familiare (come, ad esempio, fenomeni tromboembolici o malattie ematologiche), non sono necessari esami del sangue; anche la visita ginecologica può essere procrastinata.
Può essere somministrata già subito dopo il menarca a scopo terapeutico, qualora, cioè, le prime mestruazioni si presentino particolarmente abbondanti e dolorose.
In base alla legge italiana, la pillola anticoncezionale può essere somministrata alle minori senza il consenso dei genitori anche se il colloquio con i genitori rimane fondamentale per affrontare al meglio le problematiche e l’inesperienza della giovane età.
Ovviamente, la somministrazione deve avvenire sotto il controllo di un medico, che può essere il medico di famiglia, oppure di un ginecologo del consultorio o di un libero professionista.
Il fumo associato alla pillola accresce il rischio d’infarto e di altre malattie cardiovascolari?
La cosa migliore, in assoluto, è non fumare: il fumo, di per sé, indipendentemente dall’uso della pillola, arreca danni micidiali e irreparabili all’organismo. Le prime ad essere colpite sono le arterie con conseguente ipertensione, arterosclerosi, infarto miocardico.
L’uso associato della pillola anticoncezionale favorisce questi processi. L’aumento del rischio si verifica dopo i 35-40 anni o dopo 15 anni di fumo continuativo. Risulta ingiustificata la rinuncia alla pillola, soprattutto tra le più giovani, nel timore di accidenti cardiaci e vascolari.
Il medico, se consultato, deve cercare di esercitare un’azione educativa sui danni provocati dal fumo anziché un’azione proibitiva del concomitante sistema anticoncezionale.
Pressione alta, trigliceridi e colesterolo fuori norma rappresentano una controindicazione all’assunzione della pillola?
Trigliceridi e colesterolo fuori norma e ipertensione non sono condizioni che controindicano in assoluto l’assunzione della pillola anticoncezionale. La scelta di usare il contraccettivo ormonale dovrà essere valutata e condivisa con il medico curante che saprà consigliare anche il tipo di formulazione più adatta al caso specifico.
È opportuno un intervallo di 5-6 mesi dalla sospensione della pillola prima di una gravidanza?
La fertilità si stabilisce già dal primo ciclo di sospensione della pillola. L’eventuale gravidanza successiva all’interruzione non ha alcuna ripercussione né sull’andamento della gravidanza né sulla normalità e salute del nascituro. L’assunzione, anche per lunghi periodi, della pillola contraccettiva non ha alcuna ripercussione sulla fertilità.