Ho “tantra” voglia di te. Potrebbe essere il titolo di un libro o di una pellicola romantica. Perché quando si parla di tantra, non si fa riferimento soltanto a un certo modo di fare (e intendere) il sesso, ma al concetto stesso di “amore” e, spingendosi in là, a una concezione più ampia e profonda dell’esistenza, investendo emotivamente sulla conoscenza e maturazione personale e della persona amata.
L’amore ai tempi del tantra. Un’affermazione che può far sorridere, ma solo a chi non conosce (o non vuole conoscere) questa disciplina. Secondo il tantra, infatti, l’amore è sacro: la donna rappresenta la manifestazione terrena della dea Shakti, l’uomo del dio Shiva. Dunque, quando una coppia si fonde a livello intimo e sessuale, ciò equivale all’incontro, profondo, tra due divinità. Ecco qual è la visione tantrica dell’amore.
Tantra: un modo di intendere e vivere la vita
Chi lo pratica riconosce che il sesso tantrico rappresenta un’esperienza unica, una vera e propria filosofia di vita, una dottrina che ha poco a che spartire con le posizioni sessuali del kamasutra. Questa pratica vede l’amore e la coppia come aspetti prioritari, attraverso il rispetto della propria compagna o del proprio compagno. ed insegna a vivere l’amore in modo pieno, attraverso la scoperta – e, soprattutto, la riscoperta – dell’energia femminile e di quella maschile. A tutto tondo.
Comunque la si pensi, il tantra non è soltanto un insieme di tecniche – il rimando, appunto, è alle tecniche sessuali tantriche – ma una disciplina orientale, nata in India intorno al 400 a.C, in grado di veicolare intimità e pienezza all’interno del rapporto di coppia.
Quali sono i segreti per aumentare il piacere sessuale attraverso il tantra
Non pensare, respirare correttamente, rilassarsi, essere presenti e muoversi con lentezza. Tradotto: trasformare l’intimità di coppia in un incontro autentico (dove è il piacere condiviso a fare da filo conduttore) è possibile attraverso una serie di semplici, ma spesso poco conosciute, “regole”. Il che permette di praticare il piacere tantrico anche durante la gravidanza.
Il fatto di non pensare, ad esempio, equivale ad ascoltare ancora di più il proprio corpo e quello dell’altra persona. Lasciarsi andare, dunque, alla ricerca di nuove sensazioni. Quindi nella respirazione utilizzare il diaframma. Per quale ragione? Nel corso del sesso, coordinare il respiro con il ritmo del partner aiuta a “sintonizzarsi” sulle stesse frequenze di piacere.
Rilassarsi. È questo l’imperativo (anche se in termini di “dovere”, in questa esperienza, non c’è niente), abbandonando l’idea – tanto abusata quanto fuori luogo – della performance sessuale. Nulla di più sbagliato. Occorre apprezzare il momento per quello che regala, senza forzare in alcun modo. Da qui l’importanza di essere presenti, vivendo il momento con intensità e pienezza. Meglio ancora, muovendosi in modo lento, guardandosi negli occhi, imparando a godere insieme al partner. Ed è questa la strada giusta che porta all'orgasmo.
Sesso tradizionale e sesso tantrico, le differenze
Partiamo dal sesso tantrico: vario, prevede il ricorso a differenti tecniche, ha una durata più lunga, non dà troppo peso all'erezione e riesce a risvegliare un’importante energia sessuale. Certo, a detta di chi lo pratica. Ma non dimentichiamo che si tratta di persone che hanno già “testato” il sesso tradizionale, che può essere più ripetitivo, prevede meno posizioni e (spesso) risulta di durata inferiore. Provare con giudizio, il suggerimento rimane questo.
Per approfondire guarda anche: “Desiderio e ansia sessuale”